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Giovedì, 25 Aprile 2024
Guerra Russia-Ucraina

Stop totale dell’Ue al petrolio russo dal 2023

Lo ha annunciato Ursula von der Leyen assieme alle nuove sanzioni contro le banche, i media e i militari di Mosca. Nel mirino anche il patriarca Kirill

L’Unione europea è pronta a introdurre “un divieto totale di importazione su tutto il petrolio russo, proveniente via mare e via oleodotto, greggio e raffinato”. Ma lo stop non sarà immediato: “Elimineremo gradualmente la fornitura russa di petrolio greggio entro sei mesi e di prodotti raffinati entro la fine dell’anno”. Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento di questa mattina alla sede di Strasburgo del Parlamento europeo. 

Gli aggiornamenti dalla guerra in diretta

Il nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia, il sesto dall’inizio della guerra in Ucraina, prevede anche misure individuali contro “gli ufficiali militari di alto rango e altre persone che hanno commesso crimini di guerra a Bucha e che sono responsabili dell'assedio disumano alla città di Mariupol”. Una scelta che “manda un altro segnale importante a tutti i protagonisti della guerra del Cremlino: sappiamo chi sei e sarai ritenuto responsabile”, ha avvertito von der Leyen.

Tra le decisioni prese dalla Commissione europea - da oggi al vaglio dei governi nazionali, responsabili di confermare o meno le sanzioni - ci sono anche ulteriori misure nei confronti del sistema bancario russo. “Sberbank, di gran lunga la più grande banca russa, e altre due grandi banche verranno escluse dal sistema Swift” per le transazioni interbancarie, ha annunciato la numero uno dell’esecutivo Ue. Una decisione che “consoliderà il completo isolamento del settore finanziario russo dal sistema globale”. 

Tra i destinatari delle nuove sanzioni alla Russia, secondo uno scoop dell'agenzia France Press, ci sarà anche il capo della Chiesa ortodossa russa, il patriarca Kirill di Mosca. 

Inoltre, “stiamo vietando le nostre onde radio a tre grandi emittenti statali russe”, ha annunciato von der Leyen senza precisare quali canali saranno colpiti. Di certo i tre destinatari del provvedimento "non saranno più autorizzati a distribuire i loro contenuti nell'Ue in qualsiasi forma, sia via cavo che via satellite o su Internet o tramite app per smartphone”. “Abbiamo identificato questi canali tv come portavoce, che amplificano le bugie e la propaganda di Putin in modo aggressivo”. Perciò “non dovremmo più dare loro un palcoscenico per diffondere queste bugie”. Infine, “il Cremlino si affida a contabili, consulenti e spin-doctor dall'Europa. E questo ora si fermerà. Stiamo vietando la fornitura di tali servizi alle società russe”, ha concluso von der Leyen.

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