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Giovedì, 18 Aprile 2024
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"Lo Stato rimuova tutte le misure anti-Covid": la decisione della Corte belga in difesa dei diritti civili

Una sentenza condanna il fatto che il governo di Bruxelles abbia usato decreti e misure eccezionali per temi che toccano così da vicino la vita delle persone. Se i politici non interverranno entro un mese, scatterà una multa da 5mila euro al giorno

Il tribunale di Bruxelles ha ordinato allo Stato belga di porre fine entro 30 giorni a tutte le misure eccezionali adottate per far fronte alla pandemia. Se il Belgio non darà seguito a quanto deciso dai giudici, verrà condannato al versamento di una multa da 5.000 euro al giorno. La notizia della sentenza di primo grado è stata annunciata dal quotidiano belga ‘Le Soir’ ed è destinata a far discutere. A portare in tribunale il Governo di Bruxelles è stata la Ligue des droits humains (la Lega dei diritti umani, ndr), un’organizzazione senza scopo di lucro attiva dal 1901. “Da più di 100 anni, la Lega dei diritti umani combatte, in completa indipendenza dal potere politico, le violazioni dei diritti fondamentali in Belgio”, si legge sul sito dell’organizzazione

I motivi della denuncia

Gli attivisti hanno presentato tre settimane fa, “a nome di tutti i belgi”, un ricorso dinanzi al tribunale di primo grado di Bruxelles. La sentenza odierna prende di mira il decreto ministeriale del 6 febbraio che prorogava le misure di distanziamento sociale fino al 1 aprile “senza che sia stata fatta alcuna comunicazione reale in materia”. I ricorrenti - ricorda Le Soir - hanno messo in discussione la responsabilità dello Stato belga che avrebbe commesso un errore nell'adottare misure, con mezzi regolamentari, che limitano le libertà fondamentali “in violazione delle norme costituzionali”. Nessuna delle tre leggi invocate dallo Stato per limitare le libertà dei belgi, ha sostenuto la Lega dei diritti umani, può essere invocata come base legale per il contestato decreto ministeriale. Tale atto, secondo i due legali dell’organizzazione, “viola il principio di sussidiarietà del diritto penale, l'obbligo di consultare il Consiglio di Stato e il principio di certezza del diritto”.

La sentenza

I ricorrenti, in altre parole, hanno messo in evidenza che lo Stato “si è astenuto dal legiferare quando sapeva che il decreto ministeriale era illegale” e che, invece, ha approvato procedimenti e sanzioni penali “illegali” per l'applicazione del decreto. Secondo tribunale di primo grado, le misure restrittive delle libertà costituzionali e dei diritti umani emanate dal decreto ministeriale del 28 ottobre 2020 e dai suoi successivi decreti, “non appaiano fondate su una sufficiente normativa”.

Verso il ricorso

Se anche il Governo belga dovesse decidere di non tornare sui suoi passi per legiferare la normativa anti-Covid in maniera conforme alla sentenza, l'importo della penale fissato in 5.000 euro al giorno non potrà superare complessivamente l’importo di 200.000 euro. Così hanno stabilito i giudici “in considerazione delle complesse circostanze legate alla crisi sanitaria e senza metterle in discussione”. Secondo ‘Le Soir’, “sarebbe sorprendente se lo Stato non facesse appello contro questa decisione”.

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