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Giovedì, 18 Aprile 2024
L'impegno / Regno Unito

Il leader del Labour pronto a dimettersi per il 'Partygate' (per fare pressione su Johnson)

Keir Starmer è accusato di aver violato le regole anti-Covid durante il lockdown. "Se sarò multato farò la cosa giusta e mi dimetterò", ha promesso, sottolineando che il premier non ha fatto lo stesso

Il leader del Labour, Keir Starmer ha detto che si dimetterà se verrà multato dalla polizia per violazione delle regole anti Covid durante la pandemia. "Sono assolutamente certo di non aver violato alcuna regola", ha detto ai giornalisti, ma ha promesso che se le forze dell'ordine dovessero decidere di comminargli un'ammenda, sia lui che la sua vice faranno un passo indietro.

Quella del capo dell'opposizione è una mossa che serve ad aumentare la pressione sul premier Boris Johnson, che è già stato multato per il 'Partygate", lo scandalo per una serie di festeggiamenti nelle sedi del governo durante il lockdown, e di cui il Labour chiede per questo da tempo le dimissioni. La settimana scorsa, la polizia della città di Durham ha aperto un'inchiesta su Starmer, dopo che sono apparse immagini di lui che beve una birra e mangia cibo take away nell'ufficio di una deputata locale durante una visita della campagna elettorale nell'aprile dell'anno scorso.

I conservatori gridano ora al 'beergate" e accusano Starmer di usare due pesi e due misure. In risposta a queste critiche il laburista, parlando alla stampa, ha detto che qualora multato "farò ovviamente la cosa giusta e mi dimetterò", presentando questo impegno come una dimostrazione della sua diversità da Johnson sul piano "dell'onestà, dell'onore, dell'integrità" morale. Nel merito, ha ribadito di considerarsi non colpevole e d'avere solo "mangiato qualcosa la sera tardi" con alcuni compagni di partito "come tutti i politici fanno" nelle giornate "di lavoro" elettorali. Tuttavia, "se la Durham Police stabilirà che merito un ammenda, io farò ovviamente la cosa giusta e mi dimetterò", ha ripetuto Starmer, perché "le regole valgono per tutti, il popolo britannico ha diritto a standard di comportamento più elevati dai politici" e perché "tante persone hanno sofferto" durante la pandemia pur di rispettare le norme del lockdown.

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