rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Guerra Russia-Ucraina

La stampa Ue scarica Merkel: “Utile idiota di Putin”

Il giornale Politico, influente testata della ‘bolla europea’ di Bruxelles, prende di mira la politica estera della cancelliera e le relazioni tra il suo governo e il Cremlino

Nel 2008 la Germania di Angela Merkel mise il veto sull’adesione dell’Ucraina e della Georgia alla Nato. Il no di Berlino, unito a quelli di Italia e Spagna, è tornato un argomento di attualità nelle ultime ore mentre parte della stampa europea ha rivisto in chiave critica la vicinanza dell’allora cancelliera al presidente russo Vladimir Putin. “Gli utili idioti tedeschi di Putin” è il titolo dell’articolo apparso nelle ultime ore sulla testata online Politico Europe

A pochi mesi dall’uscita di scena di Merkel, la politica estera della cancelliera è dunque finita nel mirino di uno dei giornali più influenti della cosiddetta ‘eurobolla’ di Bruxelles. L’articolo firmato da Matthew Karnitschnig mette in fila le principali concessioni alla Russia fatte nei sedici anni dell’era Merkel, mettendo in risalto il mea culpa degli stessi protagonisti di quella stagione. 

“Mi sbagliavo, ci sbagliavamo tutti”, ha ammesso pochi giorni fa l’ex ministro delle Finanze Wolfgang Schauble, definito da Politico “l’eminenza grigia della politica tedesca”. “L'ostinata insistenza della Germania nell’impegnarsi con il leader russo - si legge nell’articolo - di fronte alla sua prolungata aggressione (un catalogo di misfatti che vanno dall'invasione della Georgia all'assassinio di nemici all'estero e ai crimini di guerra in Siria) è stato a dir poco un errore catastrofico, che varrà alla Merkel un posto nel pantheon dell'ingenuità politica al fianco di Neville Chamberlain”. Un riferimento al premier britannico che a meno di un anno dall’inizio della Seconda guerra mondiale era convinto di aver raggiunto con Adolf Hitler l'accordo che avrebbe dovuto garantire “la pace per il nostro tempo”.

Obiettivo delle critiche della versione europea del magazine online non è solo la ex cancelliera, bensì “un’intera generazione di politici tedeschi” del tutto “accecati dalla nostalgia per l’Ostpolitik” e “le politiche di distensione degli anni ‘70 sostenute dal cancelliere Willy Brandt che secondo alla leggenda tedesca portò alla fine della guerra fredda”. Una netta sterzata nella linea del giornale che negli anni in cui Merkel guidava il governo di Berlino riconosceva alla cancelliera il ruolo di timoniera d’Europa negli anni burrascosi della crisi finanziaria, ma che ora ne critica profondamente la rotta di navigazione.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La stampa Ue scarica Merkel: “Utile idiota di Putin”

Today è in caricamento