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Mercoledì, 27 Marzo 2024
#metoo / Germania

Lo scandalo sessuale che potrebbe cancellare la sinistra tedesca

Almeno una dozzina di persone hanno accusato alcuni membri di Die Linke di violenze e molestie. Che sarebbero state insabbiate dai vertici del partito, già sotto accusa per le sue posizioni sulla Russia

Il movimento #MeToo investe anche la sinistra radicale tedesca. Secondo il settimanale Der Spiegel, che ha condotto una lunga inchiesta, il partito Die Linke sta affrontando un enorme scandalo di violenza sessuale. Almeno una dozzina di persone hanno accusato i membri del partito di abuso di potere, molestie o “palpeggiamenti”. In reazione allo scandalo, Susanne Hennig-Wellsow, co-presidente del partito ha annunciato le sue dimissioni. "La gestione del sessismo nei nostri stessi ranghi ha messo in luce carenze lampanti nel nostro partito", ha detto Hennig-Wellsow in una dichiarazione.

"Offro le mie scuse a coloro che sono stati colpiti e sostengo tutti gli sforzi che sono ora necessari per riportare La Sinistra a un partito dove il sessismo non ha posto". Secondo quanto riportato dal settimanale di Amburgo, il partito, in particolare la sezione della circoscrizione di Assia, sarebbe caratterizzato da una "cultura maschilista tossica". Nella lunga inchiesta, la rivista, ha raccolto conversazioni sui forum, foto, e-mail, dichiarazioni giurate delle parti interessate e altri documenti che indicano l'abuso di potere e una tendenza a coprire i colpevoli e a penalizzare fortemente chi decide di denunciare.

Una delle presunte vittime sostiene che uno dei massimi esponenti del partito in Assia, Adrian Gabriel, abbia insistito per filmarla senza il suo consenso durante un rapporto sessuale nel 2018, quando era ancora minorenne. Ventiquattro anni più vecchio di lei, nel corso della loro relazione, l’uomo avrebbe anche abusato verbalmente e fisicamente di lei. La co-presidente di Die Linke, Janine Wissler, che all'epoca aveva una relazione con il politico, sarebbe stata informata dei fatti, ma la politica nega di aver ricevuto una richiesta di aiuto da parte della giovane.

Oltre al racconto della giovane, il giornale ha raccolto altre testimonianze, tra le quali figura anche il racconto di un uomo, che dichiarano di aver subito molestie sessuali all’interno del partito. Solid, associazione che riunisce i giovani militanti del partito, ha riportato di aver ricevuto, in seguito all’esplosione dello scandalo, numerose segnalazioni di questo tipo da parte di giovani associati.

Un'attivista minorenne racconta di essere stata “palpeggiata” da diversi membri di Die Linke durante un evento del patito e di aver fatto sesso non consensuale con uno di loro, che non ha avuto la forza di allontanare. Nel 2018, un uomo di 19 anni ha dichiarato di essere stato molestato sessualmente da un cinquantaquattrenne, membro del parlamento regionale dell'Assia. In entrambi i casi, membri di alto livello del partito sono stati informati di queste accuse, che sono state negate dai politici in questione.

Secondo la rivista questo scandalo "è il culmine della crisi esistenziale che il partito sta attraversando da diversi mesi". Come erede del partito comunista della Germania orientale, il partito di sinistra è attualmente "sull'orlo del collasso". La sua posizione indulgente verso la Russia e i dissensi interni avevano già danneggiato la sua immagine, così come la sua lotta nei confronti della Nato. Questo si è riflesso nei suoi risultati "catastrofici" nelle elezioni parlamentari del settembre 2021. Secondo le previsioni dello Spiegel, il partito potrebbe non essere in grado di reggere il colpo e sarebbe dunque “destinato a scomparire”. Nelle elezioni federali del settembre 2021, il partito della sinistra non ha raggiunto il 5 per cento richiesto ed è rimasto in Parlamento solo perché ha vinto tre "mandati diretti" nelle circoscrizioni.

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