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Martedì, 23 Aprile 2024
La ricostruzione / Germania

Sei persone a bordo di uno yacht, ecco chi ha sabotato il Nord Stream e come

Gli investigatori si stanno concentrando su una imbarcazione presa in affitto nel porto tedesco di Rostock da una società ucraina, ma resta il dubbio su come dei civili possano aver compiuto una operazione di sabotaggio tanto complessa

Sei persone, tra cui una donna, a bordo di uno yacht chiamato Andromeda, come il personaggio della mitologia greca, sposa di Perseo. Sarebbero loro stati loro, secondo le ultime ipotesi degli investigatori, gli autori dell'attentato che ha portato alle esplosioni nelle condutture del Nord Stream dello scorso 26 settembre. Secondo una ricostruzione fatta dal Wall Street Journal, il 6 settembre il gruppo sarebbe partito dal porto tedesco di Rostock a bordo dell'Andromeda, apparentemente per una crociera di piacere nei porti del Mar Baltico. L'imbarcazione è una Bavaria C50, quindici metri, con 5 cabine, interno in legno e a poppa una piattaforma reclinabile. Il contratto da circa 3mila euro a settimana per l'affitto sarebbe stato pagato da una ditta polacca gestita da ucraini. Nel giro di due settimane, il gruppo ha restituito lo yacht ed è scomparso.

L'attenzione per la barca da parte degli investigatori è iniziata a dicembre. Dopo aver passato al setaccio i registri dei noleggi di barche lungo tutta la costa del Mar Baltico, gli investigatori hanno individuato l'Andromeda. La scorsa settimana, il procuratore generale della Germania ha dichiarato che alla fine di gennaio gli investigatori hanno perquisito una barca che ritenevano collegata alle esplosioni. I funzionari governativi hanno detto che all'interno sono state trovate tracce di esplosivo, il che fa pensare che l'imbarcazione possa aver trasportato almeno una parte delle bombe utilizzate. Come riporta il giornale statunitense, almeno alcune delle sei persone della presunta squadra di sabotatori sono salite a bordo dell'Andromeda nel porto Hohe Düne di Rostock, che si rivolge a turisti di lusso e ospita eventi internazionali di yachting. Da lì, l'imbarcazione si è recata allo Yachthafen Hafendorf di Wiek, sull'isola di Rügen, un porto molto più discreto e fuori dai sentieri battuti, senza telecamere di sorveglianza durante la notte.

Sarebbe stato lì che gli autori del sabotaggio avrebbero potuto caricare sulla Andromeda gli esplosivi, trasportati al porto in un furgone bianco. Da lì si sarebbero spostati poi verso il porto danese di Christiansø, più a nord. L'isola è l'insediamento più orientale della Danimarca e si trova a un'ora di navigazione dall'isola più grande di Bornholm, vicino alla quale sono avvenute le esplosioni. Vi vivono solo 98 residenti. Non molto tempo dopo, il 26 settembre, una serie di esplosioni sottomarine, abbastanza potenti da essere registrate dalle stazioni di misurazione sismologica, ha fatto a pezzi tre dei quattro tubi principali del Nord Stream, costruito per trasportare il gas naturale dalla Russia alla Germania.

Tra le domande che gli investigatori si pongono c'è quella se sei persone e una barca delle dimensioni dell'Andromeda fossero in grado di compiere un atto di sabotaggio di tale portata, che avrebbe comportato lo spostamento di grandi quantità di esplosivo e di attrezzatura subacquea e avrebbe richiesto la competenza di esperti di demolizioni subacquee. O se fossero stati solo una parte di un'operazione più ampia. Achim Schlöffel, un sommozzatore estremo tedesco e aiuta le aziende a proteggere le navi e le installazioni subacquee dal sabotaggio, ha detto al giornale che gli esplosivi avrebbero potuto essere piazzati da un gruppo di subacquei tecnici ben addestrati e abituati a lavorare a tali profondità (circa 80 metri), supponendo che avessero diversi giorni per farlo. Sei subacquei, ha detto, avrebbero potuto calare gli esplosivi in diverse immersioni utilizzando attrezzature disponibili in commercio come scooter subacquei o veicoli a propulsione, sacchi e boe per il sollevamento aereo e un sonar portatile.

Ma a suo avviso, se è possibile per i sommozzatori raggiungere la conduttura con un buon addestramento, rimanere giù per un periodo prolungato mentre si manovrano gli esplosivi è più impegnativo. L'operazione avrebbe probabilmente richiesto un'unità militare professionale esperta in demolizioni subacquee. E qui entra in gioco l'altra domanda centrale sulla vicenda: si tratta di civili che hanno operato da soli, o militari inviati da un governo? Inizialmente, dopo il sabotaggio, l'Occidente si è affrettato a puntare il dito contro la Russia di Vladimir Putin, recentemente però le ultime rivelazioni hanno parlato di un equipaggio ucraino, anche se non collegato direttamente all'Ucraina o a Volodomyr Zelensky.

Qualsiasi coinvolgimento diretto di Kiev sarebbe dannoso per l'unità dell'alleanza occidentale che sostiene lo sforzo bellico del Paese, sottolinea il Wall Street Journal, sottolineando che una simile rivelazione avrebbe un impatto particolarmente negativo sul governo del cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha abbandonato la posizione pacifista della sua nazione per diventare il terzo fornitore mondiale di armi all'Ucraina e uno dei suoi maggiori finanziatori, nonostante le perplessità degli elettori tedeschi.

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