rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Attualità

Scuole e uffici pubblici vietati a italiani (del Nord) e cinesi

Bufera sul provvedimento d’emergenza, subito bollato come “sproporzionato”, deciso dal sindaco di una municipalità di Bruxelles. Nel mentre, le autorità confermano l’accertamento di sei nuovi casi, tutti da persone che arrivavano dal nostro Paese

Il sindaco di Woluwé-Saint-Lambert, circoscrizione dell’area metropolitana di Bruxelles, ha emesso un ordinanza che vieta l'accesso a scuole, asili nido, case di riposo, centri sportivi, biblioteche, centri culturali, edifici dell'amministrazione comunale o qualsiasi altro servizio pubblico situato nel comune, a chiunque sia tornato da una vacanza o viaggio di lavoro in una “zona ad alto rischio”. Tra queste vengono elencate anche le regioni Lombardia e Veneto, oltre a Cina, Tailandia, Hong Kong, Macao, Singapore, Corea del Sud e Iran. Il primo cittadino, Olivier Maingain, ha giustificato la drastica decisione con il dovere di “rispettare le raccomandazioni dell'Oms di adottare tutte le misure preventive necessarie per limitare il rischio di diffusione del coronavirus”.

La polizia negli uffici pubblici

Il provvedimento arriva nella settimana successiva a quella di Carnevale, quando le scuole belghe sono chiuse. Una delle capitali europee con la più alta concentrazione di famiglie straniere si trova quindi a fare in conti con una decisione subito bollata come “sproporzionata ed eccessiva”, o addirittura “inapplicabile”. I funzionari pubblici degli stabili interessati dovranno infatti interrogare qualsiasi persona che si trovi nei luoghi interessati dalla decisione al fine di determinare la loro recente presenza in un’area a rischio e, in caso affermativo, di vietarne l’accesso. L’ordinanza precisa che la polizia aiuterà a far rispettare quanto deciso dal sindaco. “Tutti ne avranno conoscenza, una copia dell’ordinanza rimarrà visibile fino a quando non sarà revocata”, ha affermato il sindaco Maingain. 

Professori e personale della scuola locale sono stati presto intercettati dai genitori, preoccupati che ai loro bambini, di ritorno dalle vacanze di Carnevale, venga negato l’accesso in classe. Ai genitori è stato infatti chiesto di tenere i propri figli a casa e di sottoporli a controlli medici. 

"Inapplicabile"

Di diverso avviso è il sindaco di Etterbeek - altra circoscrizione di Bruxelles - Vincent De Wolf. Quest’ultimo ha apertamente criticato quanto deciso dal collega primo cittadino spiegando che si tratta di “un’ordinanza inapplicabile nella misura in cui è indirizzata a persone che non possono nemmeno essere identificate”. De Wolf ha quindi chiesto una rapida riunione dei 19 sindaci di Bruxelles. “Questa decisione causerà panico e angoscia nella popolazione”. “Il coronavirus è un problema di sanità pubblica federale e globale, prendere un ordine a livello comunale è grottesco”, ha concluso.

Otto casi in tutto il Belgio

Il Belgio ha registrato oggi sei nuovi casi di Coronavirus sul suo territorio, che portano il totale delle persone risultate positive al Covid-19 nel Paese a otto. Lo ha annunciato la ministra della Sanità, Maggie De Block. Le sei persone contagiate, che hanno effettuato il test durante il fine settimana, erano rientrate in Belgio dalle regioni a rischio del Nord Italia, secondo quanto riporta il quotidiano La Libre Belgique.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scuole e uffici pubblici vietati a italiani (del Nord) e cinesi

Today è in caricamento