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Venerdì, 29 Marzo 2024
Lusso e potere

Scoperto il tesoro di Putin da oltre 4 miliardi in palazzi, yacht e vigneti

A fronte di uno stipendio da 11mila euro al mese, il capo del Cremlino controllerebbe un impero occulto grazie a una rete di prestanome. Ecco come è venuta a galla la ricchezza dello ‘zar’

Un castello di 86 società intestate a vari prestanome che detengono in totale circa 4,3 miliardi di euro in immobili, yacht, jet privati ​​e attività finanziarie. Questo sarebbe il vero patrimonio controllato dal presidente russo Vladimir Putin, secondo quanto risulta da un’indagine condotta da un gruppo di giornalisti investigativi. A fronte dello stipendio da circa 11mila euro al mese e lo stile di vita sobrio e morigerato presentato ai media, il capo del Cremlino non si farebbe mancare alcun lusso. 

Dal sontuoso “Palazzo di Putin” sulle rive del Mar Nero, il cui valore stimato ammonta a circa 950 milioni di euro, ai vigneti vicini alla proprietà (ma co-intestati all’oligarca Gennady Timchenko e al figlio di un amico d’infanzia di Putin), il patrimonio reale del presidente russo sembra molto più vasto di quanto mostrato ai suoi concittadini e al resto del mondo. A mettere a nudo le proprietà dello ‘zar’ sono stati i giornalisti investigativi del gruppo Organized Crime and Corruption Reporting Project (Occrp) e del media indipendente russo Meduza. 

Tutti gli asset considerati a disposizione di Putin, pur essendo di proprietà di diversi individui, società ed enti di beneficenza, sono accomunati dallo stesso dominio di posta elettronica: LLCInvest.ru. Secondo i giornalisti che hanno partecipato all’inchiesta si tratta un server web ospitato da una società informatica russa di nome Moskomsvyaz. A quanto emerge da una serie di mail private trapelate lo scorso settembre, i teorici proprietari e gestori dei beni a loro intestati amministrano le risorse e ne discutono i problemi aziendali come se facessero parte di un’unica organizzazione.

“Molti degli uomini d'affari che possiedono società LLCinvest fanno parte del gruppo di amici e collaboratori che si sono uniti intorno a Putin quando era un funzionario di alto rango a San Pietroburgo negli anni ’90", ha rivelato al gruppo di giornalisti un esperto di corruzione che ha esaminato in Russia i risultati dell’inchiesta a condizione che non venisse divulgata la sua identità. 

Tra i beni individuati c’è anche la stazione sciistica di Igora nell'oblast di Leningrado, dove si è svolto il matrimonio della figlia di Putin nel 2013, una villa a nord di San Pietroburgo conosciuta dai locali come "la dacia di Putin”, e due yacht, Shellest e Nega, che il Tesoro degli Stati Uniti afferma da tempo che appartengano allo stesso Putin.

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