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Giovedì, 18 Aprile 2024
Guerra in Ucraina / Germania

Per la Germania non c'è una minaccia nucleare da parte di Putin

Il cancelliere Scholz getta acqua sul fuoco dopo le recenti dichiarazioni del Cremlino. E promette: "Costruiremo uno scudo missilistico europeo entro 5 anni"

Per la Germania la minaccia nucleare da parte della Russia.è stata sventata, almento per il momento. In una intervista, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha sostenuto che la comunità internazionale "ha tracciato una linea rossa" alla Russia che ha permesso di contenere i rischi di un ricorso alle armi nucleari nella guerra in Ucraina. Parole che smentiscono in parte i timori di una escalation di questo tipo dopo le dichiarazioni del presidente russo Vladimir Putin.

Il leader del Cremlino, infatti, aveva affermato che la minaccia di una guerra nucleare è in aumento, aggiungendo però che il ricorso da parte della Russia alle armi di distruzione di massa avverrebbe solo in caso di difesa.  "Ciò significa che se viene lanciato un attacco contro di noi, noi risponderemo", ha detto Putin, sottolineando che la Russia vede le armi nucleari come un "deterrente naturale". "Siamo sani di mente e consapevoli di cosa siano le armi nucleari", ha aggiunto, come citato dall'agenzia di stampa statale Tass.

Le parole del presidente russo avevano trovato vasta eco sui media internazionali, buona parte dei quali hanno interpretato i riferimenti al nucleare come una minaccia all'Ucraina e all'Occidente. Berlino, invece, ha avuto una valutazione diametralmente opposta: "Una cosa è cambiata per il momento: la Russia ha smesso di minacciare l'utilizzo di armi nucleari", ha affermato Scholz. Il cancelliere ha anche ricordato che nel suo recente viaggio in Cina, "il presidente cinese Xi (Jinping) e io abbiamo dichiarato congiuntamente che le armi nucleari non dovevano essere utilizzate. Poco tempo dopo i Paesi del G20 hanno riaffermato questa posizione".

Il cancelliere tedesco ha anche commentato le recenti dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron, che ha sottolineato la necessità di dare delle "garanzie" alla Russia per trovare un buon equilibrio una volta che il conflitto sarà terminato. Dichiarazioni che non sono piaciute a Kiev e ai Paesi Ue dell'Est: "La priorità è che la Russia ponga immediatamente fine alla guerra e ritiri le sue truppe", ha detto Scholz, riconoscendo l'importanza di sapere come assicurare "la sicurezza dell'Europa". "Siamo sicuramente pronti a discutere con la Russia del controllo di armamenti in Europa", ha aggiunto.

Il leader del governo tedesco ha anche affrontato il tema dello scudo missilistico europeo a cui Berlino sta lavorando insieme ad altri Paesi: secondo Scholz, lo scudo potrebbe essere già pronto entro cinque anni: "In questo momento, il governo sta parlando con i produttori dei vari sistemi per prepararsi a decisioni concrete", ha detto.

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