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Venerdì, 19 Aprile 2024
Libera circolazione / Romania

Rumeni, bulgari e croati non siano più cittadini Ue di serie B: l'appello di Bruxelles

La Commissione europea ha chiesto al Consiglio degli Stati membri di consentire l'ingresso di questi Paesi nell'area Schengen. Pesa il "no" dell'Olanda

Rumeni, bulgari e croati non siano più cittadini Ue di serie B: la Commissione europea ha chiesto al Consiglio deli Stati membri di adottare "senza ulteriori indugi" le decisioni necessarie per consentire a Bulgaria, Romania e Croazia di partecipare pienamente allo spazio Schengen, e dunque di dare ai loro cittadini lo stesso diritto alla libera circolazione di quelli di quasi tutta l'Ue, oltre a Norvegia, Svizzera, Islanda e Lichtenstein.

In una comunicazione, l'esecutivo europeo ha ribadito i progressi compiuti dai tre Stati membri nell'applicazione delle norme Schengen. "Per anni questi Stati membri hanno contribuito in modo significativo al buon funzionamento dello spazio Schengen, anche durante il periodo della pandemia e, più recentemente, di fronte alle conseguenze senza precedenti della guerra in Ucraina", si legge nel documento Ue. Un riferimento a quanto fatto con il flusso di profughi ucraini, in particolare in Romania.

Ciononostante, i controlli alle frontiere interne con i tre Paesi non sono stati revocati e pertanto i loro cittadini non godono di tutti i vantaggi derivanti dall'appartenenza allo spazio Schengen senza controlli alle frontiere interne. Nello specifico, "la Bulgaria ha messo in atto una solida gestione delle frontiere con un'efficiente sorveglianza e sistematici controlli". Il governo di Sofia "ha inoltre dimostrato di disporre delle strutture necessarie per garantire il rispetto dei principi e ai diritti fondamentali, assicurando l'accesso alla protezione internazionale, nel rispetto del principio di non respingimento".

"La Romania - ha aggiunto la Commissione - dispone di una gestione delle frontiere efficiente e di alta qualità, compresa la sorveglianza, i controlli sistematici e una cooperazione di polizia internazionale". "Nel dicembre 2021 - ha ricordato Bruxelles - il Consiglio ha confermato che la Croazia aveva soddisfatto le condizioni necessarie per aderire allo spazio Schengen senza controlli alle frontiere interne".

Considerazioni che hanno spinto Palazzo Berlaymont a reiterare il suo sostegno all'ingresso dei tre Paesi nello spazio di libera circolazione. La palla ora passa ai ministri del Consiglio Giustizia e affari interni. Finora, l'adesione è stata bloccata da alcuni Stati, come i Paesi Bassi. In una recente risoluzione, il Parlamento olandese ha bocciato la proposta della Commissione a favore di Romania e Bulgaria perché, si legge nel testo approvato dall'Aja, potrebbe “causare seri problemi al funzionamento del controllo di frontiera dello Stato interessato e quindi rappresentare un rischio per la sicurezza dei Paesi Bassi e dell'intero spazio Schengen".

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