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Giovedì, 28 Marzo 2024
La mossa / Ungheria

L'Ungheria scarcera i trafficanti di esseri umani: avranno 3 giorni per lasciare il Paese

Orbán ha deciso di rilasciare migliaia di detenuti, mentre l'Austria teme l'arrivo dei criminali e sta rafforzando i controlli al confine

L'Ungheria è pronta a rilasciare migliaia di prigionieri incarcerati per traffico di essere umani, a patto che lascino il Paese entro 72 ore. La decisione del premier Viktor Orbán ha destato preoccupazione in Austria, e ora Vienna sta rafforzando i controlli al confine, temendo che molti di questi criminali possano cercare di entrare nella nazione. Si prevede un esodo di traffcanti di migranti entro la metà della settimana, scrive il quotidiano tedesco Spiegel.

Il governo ungherese aveva precedentemente annunciato il rilascio di migliaia di detenuti che erano stati arrestati per contrabbando di persone, adducendo anche ai problemi di sovraffollamento nelle prigioni del Paese. Ora ha voluto essere più chiaro: l'unica condizione per poter ottenere la libertà è che lascino l'Ungheria entro tre giorni. Dal canto suo, Il Ministero degli Interni di Vienna ha tentato di rispondere subito con misure concrete, sostenendo l'urgenza di maggiori controlli degli spostamenti in entrata, sottolineando che si tratta di criminali che hanno messo in pericolo vite umane.

Secondo le dichiarazioni rilasciate ieri da Vienna, durante la settimana tutti i veicoli che provengono dall'Ungheria, dalla Romania e dalla Serbia saranno sottoposti ad ispezioni più precise e intense. L'Ungheria è storicamente la principale rotta balcanica attraverso cui avviene la migrazione irregolare verso l'Austria e quello del traffico di persone è da sempre un business (illegale) molto fiorente. Nel caso dei prigionieri che si trovano nelle carceri ungheresi, non si tratta solo di trafficanti autoctoni, ma anche contrabbandieri siriani, afgani, ucraini e rumeni.

Nel 2021 l'Ungheria aveva registrato il tasso più alto di carcerazione fra tutti i Paesi dell'Ue: c'erano 191 detenuti ogni 100mila persone, uno dei dati più alti assieme a quelli della Polonia secondo gli ultimi numeri ufficiali che Eurostat è stato in grado di fornire. La media Ue è decisamente più bassa, con 104 arresti ogni 100mila abitanti.

A chi criticava il decreto governativo che consentirà a migliaia di trafficanti stranieri di ottenere la libertà, il ministro Gergely Gulyás ha risposto citando il sovraffollamento delle carceri. Una giustificazione supportata in parte anche dal rapporto del Comitato ungherese di Helsinki (una delle organizzazioni no profit dedicate ai diritti umani che esistono in diversi Paesi europei) secondo cui negli ultimi 33 anni non ci sono mai state così tante persone in prigione come ora.

Il mese scorso, Vienna ha registrato un totale di circa 3.500 nuove domande di asilo, un terzo in meno rispetto ai numeri di un anno fa. Il Ministero dell'Interno ha attribuito questo risultato a un migliore monitoraggio delle rotte di contrabbando così come alla più stretta collaborazione con i Paesi di origine e di transito. Con i trafficanti in arrivo dall'Ungheria, l'Austria sta però mettendo alla prova la cooperazione di polizia con Budapest.

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