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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Salvini tra "i peggiori deputati" del Parlamento Ue. Nella top 20 altri 4 italiani

La classifica dell'autorevole quotidiano Politico, specializzato nell'informazione sull'Unione europea. Nella lista, oltre al leader della Lega, anche Pittella, ex capogruppo S&D, altri 2 parlamentari Pd e Forenza di Potere al Popolo

Matteo Salvini, “l'euroscettico che diventa europeista quando si tratta di ritirare lo stipendio”. Gianni Pittella, per aver reso “irrilevante” il suo partito anche per via del suo “inglese povero”. Nicola Caputo, per aver confuso le competenze tra Commissione europea e Italia sulle materie sanitarie. E poi ancora Eleonora Forenza, bacchettata per il modo di vestire, e Renato Soru, il più ricco dell'assemblea e tra i più assenteisti a Strasburgo. Sono i 5 politici italiani finiti nella top20 dei peggiori deputati del Parlamento europeo redatta dall'autorevole quotidiano di Bruxelles, Politico

“Questi deputati – spiega Politico - sono noti per ragioni di cui non andare troppo orgogliosi. Il comportamento discutibile è il 'thread' più comune, se non l'unico”. In testa c'è quello che viene considerato uno dei consiglieri più vicini alla cancelliera tedesca Angela Merkel, il deputato Elmar Brok, da 38 anni al Parlamento europeo. Al secondo posto, i deputati dell'Ukip, i più polemici contro l'Ue, ma praticamente ininfluenti quando si tratta di produrre leggi. 

Pittella e il suo “povero” inglese

Al quarto posto il primo degli italiani, il dem Gianni Pittella, fino a pochi giorni fa presidente del secondo gruppo più grande del Parlamento Ue, quello dei Socialisti e Democratici. Pittella ha lasciato la carica dopo essere stato eletto al Senato, ma il suo addio improvviso non è piaciuto ai colleghi, scrive Politico. “Pittella – si legge - è meglio conosciuto in Parlamento per aver guidato i Socialisti e Democratici andara a scatafascio. Incapace di impegnarsi adeguatamente nelle cene dietro le quinte a causa del suo povero inglese, ha reso il suo gruppo meno rilevante di quanto lo sia stato da anni, portando i socialisti fuori da una 'grande coalizione' con il Partito popolare europeo”.

Soru, il magnate assente

All'11esimo posto si piazza il deputato più ricco del Parlamento europeo, “mister Tiscali” Renato Soru, sempre del Pd. “Forbes ha calcolato la sua ricchezza pari a 4 miliardi di dollari - scrive Politico - ma nella sua dichiarazione finanziaria del Parlamento, Soru ha indicato un reddito di 30.000 euro al mese”. Il lavoro di alto profilo di Soru, continua Politico “potrebbe spiegare perché ha scritto solo una relazione per il Parlamento e non ha tenuto un discorso ai suoi colleghi dal luglio 2016. In effetti, i suoi colleghi potrebbero faticare a riconoscerlo: è presente solo il 46 per cento dei giorni in cui il Parlamento è riunito, il quarto peggior record tra tutti i membri del Parlamento europeo, secondo VoteWatch Europe”.

Salvini, l'euroscettico con i soldi dell'Europa

Al 13esimo posto si piazza il leader della Lega, Matteo Salvini, “un altro euroscettico che è europeista quando si tratta di ritirare lo stipendio da deputato”, attacca Politico. “Né la sua posizione di leader di partito, né il fatto di poter essere il prossimo premier, gli hanno fatto smorzare la sua retorica anti-Bruxelles. Ha citato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il primo ministro ungherese Viktor Orbán come suoi modelli di riferimento e ha predetto uno scoppio dell'euroscetticismo alle prossime elezioni del Parlamento europeo del 2019”.

La “mira” di Caputo

Nella top20 c'è spazio anche per un altro esponente del Pd, Nicola Caputo, che secondo Politico “si è principalmente distinto per la sua volontà di firmare dichiarazioni scritte non vincolanti su praticamente qualsiasi problema di salute, firmando un totale di 55 dichiarazioni di questo tipo dal giugno 2014”. Caputo se la prende con la Commissione europea per le carenze della sanità italiana nell'affrontare l'insufficienza cardiaca, ma, sottolinea Politico, dimentica che Bruxelles “non è responsabile per i sistemi sanitari nazionali”, materia di esclusiva competenza degli Stati membri. “Caputo dice anche che l'Ue dovrebbe fare di più sulla prevenzione dei terremoti", sbagliando, sostiene Politico, ancora una volta la mira.

La “trasandata” Forenza

Nella lista, infine, compare Eleonora Forenza, di Potere al Popolo, che, secondo Politico, non avrebbe lasciato una grande impressione ai media europei quando è stata candidata alla presidenza del Parlamento, sia per le sue posizioni politiche poco articolate ("Una femminista come presidente è importante" è stato il solo commento di Forenza che i giornalisti di Politico hanno incluso nei loro articoli), sia per il suo aspetto trasandato. Giudizi, diciamo noi, che in questo caso sembrano forse un po' troppo ingiusti e da salotto buono. Del resto, a scrivere la lista è Ryan Heat, giornalista di punta del quotidiano, ed ex portavoce della Commissione europea. Uno, dunque, che i salotti buoni li conosce bene. 
 

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