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Giovedì, 28 Marzo 2024
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“Niente rifornimenti alla Russia”, portuali si rifiutano di caricare la frutta destinata a Mosca

A ispirare la protesta sono state le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che aveva chiesto il blocco delle navi russe “dai porti del mondo libero”

Uno dei principali sindacati svedesi dei lavoratori portuali ha deciso di non scaricare o caricare più le navi destinate a fornire merci alla Russia in segno di protesta contro l'invasione dell'Ucraina. Una nave mercantile di 150 metri gestita da una succursale svedese della compagnia russa Baltic Shipping, è stata una delle prime ‘vittime’ di tale decisione. Secondo le testate locali, l’imbarcazione rimasta bloccata al porto di Helsingborg, nel sud della Svezia, avrebbe dovuto portare alla Russia un intero carico di banane provenienti dall’Ecuador. 

Ieri la Commissione europea ha proposto di vietare l'accesso delle navi russe ai porti europei. Finora nessuno dei 27 Stati membri dell'Ue ha ancora introdotto un divieto nazionale, a differenza della Regno Unito, che lo ha fatto all'inizio di marzo. Gli analisti affermano che l'Europa sia stata cauta nell'affrontare la questione delle navi da e verso la Russia a causa del timore di rappresaglie di Mosca sulle forniture di petrolio. 

"Stiamo bloccando tutte le merci legate alla Russia e al regime", ha detto all’agenzia Afp Rolf Lyktoft, capo della sezione locale dell'Unione dei lavoratori portuali svedesi. “Ci auguriamo che il Consiglio internazionale dei lavoratori portuali decida di fare il passo successivo, con una scelta mondiale di non toccare più le merci russe", ha affermato il sindacalista.

 Lyktoft ha riconosciuto che la decisione presa dai suoi 1.400 colleghi era in gran parte simbolica, dato il numero minimo di navi mercantili destinate alla Russia che passano attraverso i porti svedesi.

I funzionari portuali di Helsingborg sul momento hanno preferito non reagire alla scelta del lavoratori. Il mercantile è stato infine scaricato con discrezione nella serata di lunedì con l’aiuto dei lavoratori dell'altro principale sindacato portuale svedese. Una protesta che ha causato forti ritardi sugli originari tempi di navigazione del mercantile. 

Lo stop alle operazioni imposto dall'Unione portuale svedese includerà non solo le navi battenti bandiera russa, ma anche quelle di proprietà di compagnie russe ma battenti altre bandiere e quelle che salpano da o verso la Russia. A ispirare la protesta sono state le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che aveva chiesto il blocco delle navi russe “dai porti del mondo libero”.

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