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Sabato, 30 Settembre 2023
Il caso / Germania

C'è un problema con le piscine pubbliche: risse e violenze

In Germania, è scontro politico sulla gestione di questi impianti, presi d'assalto in estate soprattutto da chi non può andare in vacanza

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la maxi rissa scoppiata a metà luglio tra due gruppi di giovani intorno a uno scivolo d'acqua. Dopo quell'episodio, il sindaco di Berlino Kai Wegner ha annunciato il rafforzamento delle misure di sicurezza in tutte le piscine pubbliche all'aperto della capitale tedesca, che d'estate sono prese d'assalto da chi resta in città: più poliziotti e controllo dei documenti di identità all'ingresso. Una mossa che ha (ri)scatenato le polemiche intorno a questi spazi, così importanti da un punto di vista sociale, dato che spesso sono l'unico sfogo soprattutto dei bambini delle famiglie più povere. Ma la cui gestione è diventata negli ultimi anni tema di dibattito e scontro politico, con gli esponenti di destra che hanno fatto delle piscine uno dei simboli dei problemi dell'immigrazione.

La polemica è tornata in cima all'agenda di media e politici dopo che la piscina del quartiere berlinese Neukoelln è stata chiusa per una settimana: dopo una maxi rissa che ha coinvolto una cinquantina di giovani, il personale ha incrociato le braccia dichiarandosi malato. In una lettera inviata alla direzione delle piscine municipali di Berlino, i dipendenti lamentavano di essere regolarmente sottoposti ad attacchi verbali e fisici, inclusi sputi e parolacce. Attacchi che verrebbero rivolti anche a clienti donne e minoranze, in particolare le persone trans e queer. Nulla di nuovo, come dicevamo: nel 2022 a Berlino erano stati denunciati 285 reati, cui 57 crimini violenti, nelle piscine all'aperto della capitale.

L'AfD, partito di ultradestra che continua a crescere nei sondaggi a livello nazionale, ha cavalcato l'episodio chiedendo regole più severe per chi commette questi reati, compresa l'espulsione dal Paese, dato che in molti casi si tratterebbe di giovani provenienti da famiglie di migranti. Anche i moderati di centrodestra hanno cominciato a seguire la linea dell'AfD: il segretario generale dei democristiani della Cdu, Carsten Linnemann, ha affermato che la violenza spesso proviene da giovani uomini con un passato migratorio, e ha invocato processi rapidi per chi commette reati in piscina: "Chiunque aggredisce le persone in una piscina all'aperto all'ora di pranzo deve sedersi davanti a un giudice la sera ed essere condannato. Anche nel fine settimana", ha detto in una intervista. Parole condannate non solo dagli esponenti di centrosinistra, che hanno bollato la proposta come populista. Ma anche dall'Associazione tedesca dei giudici: "Non è molto convincente quando i politici chiedono un forte stato di diritto domenica con una posa risoluta, ma fanno poco al riguardo dal lunedì al sabato", ha detto al Tagesspiegel il portavoce dell'associazione, Sven Rebehn.

Ma il problema è davvero di dimensioni così ampie da scomodare leader politici e magistrati, e occupare le prime pagine dei giornali? Per capirlo, i giornalisti della tv tedesca Tagesschau hanno messo in file i dati, scoprendo che nei 13 stati federali che hanno dati specifici sulla criminalità nelle piscine pubbliche (in totale, gli stati sono 16) ben dieci hanno dichiarato che questo tipo di crimini sono in diminuzione. A Berlino, per esempio, il numero di reati registrati nelle piscine è sceso a 285 nel 2022 contro i 358 del 2019 e i 512 del 2013. Secondo Christian Mankel, dell'Associazione tedesca delle piscine, gli episodi di violenza ricorrenti riguardano solo pochi impianti: "La stragrande maggioranza delle piscine all'aperto è tranquilla per tutta la stagione", ha detto a Tagesschau. Per Mankel, la soluzione alle sfide risiede nella giusta miscela di "prevenzione e repressione", non nelle rivendicazioni populiste e nelle generalizzazioni. "Le rifiutiamo perché non rendono giustizia al dibattito più ampio e ignorano completamente molte storie di successo di integrazione", dichiara. Per i partiti progressisti di sinistra come Die Linke, occorre focalizzarsi sui problemi di discriminazione, sui tagli di bilancio e sull'elevata carenza di personale.

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