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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Riciclaggio di denaro e finanziamento al terrorismo, Lagarde: “L’Ue non fa abbastanza”

La numero uno della Bce punta il dito contro le norme europee di contrasto alla criminalità organizzata: “Passi legislativi insufficienti”. E sulle politiche per la crescita: “Bene i Paesi che spendono in progetti per sostenere l’economia”

La normativa Ue sulla lotta al riciclaggio e contro il finanziamento al terrorismo internazionale “non è sufficiente”. L’allarme arriva dalla presidente della Bce, Christine Lagarde, che oggi ha partecipato a un’audizione di fronte alla commissione Affari economici dell’Eurocamera. La politica francese ha ricordato che “la Bce nelle sue funzioni di vigilanza prende in considerazione i rischi sul riciclaggio” ma “non siamo responsabili per l'attuazione delle normative”. Secondo Lagarde, “i passi legislativi” messi in atto dalla Ue “non sono sufficienti per evitare il riciclaggio e il finanziamento al terrorismo, saranno necessari altri provvedimenti”.

Le proposte

“Innanzitutto - ha proseguito la Lagarde - serve un regolamento europeo e non una direttiva”, indicato quindi un provvedimento legislativo più rapido, direttamente applicabile a livello Ue. “Inoltre - ha sottolineato la numero uno della Bce - è necessario un maggior coordinamento delle autorità che si occupano di lotta al riciclaggio”. “Forse servirebbe una agenzia con poteri di coordinamento e di attuazione che la Bce non ha”, ha proposto la Lagarde. 

"Sostenere l'economia europea"

“Se politiche di bilancio e politica monetaria agiscono in sincronia, si aiutano a vicenda”, ha poi sottolineato in materia di crescita economica. “Abbiamo sempre detto che dove c'è spazio di bilancio - ha detto di fronte agli eurodeputati - è appropriato usarlo per sostenere l'economia europea”. “Accogliamo con favore”, ha spiegato la presidente della Bce, “i Paesi che si sono lanciati in progetti per sostenere l’economia” perché contribuiscono “ad aumentare la produttività, e a rendere l'economia Ue più forte nell'interesse di tutti”.

Green deal

Per quel che riguarda il piano di abbattimento delle emissioni, la Bce “può contribuire al progetto del Green deal” all'interno del suo mandato, ma come farlo sarà analizzato durante la revisione in corso delle sue politiche. La Lagarde precisa che l’istituzione che lei preside “non può prestare né comprare bond della Bei sul mercato primario, ma può comprarli sul mercato secondario. È lì che possiamo avere un impatto”, ha spiegato.

Cambiamento climatico

“Non abbiamo un ruolo di policy-making nella lotta al cambiamento climatico, e siamo soggetti all'obiettivo primario della stabilità dei prezzi”, ha sottolineati, richiamando ai doveri della Bce. “Ma all'interno dell'obiettivo primario - ha garantito - la sostenibilità ambientale ha un impatto e dovrebbe essere preso in considerazione perché ha un impatto su rischi e consumi”. “Perciò - ha concluso - dobbiamo tenerlo in considerazione quando pensiamo alla stabilità dei prezzi”.

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