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Venerdì, 19 Aprile 2024
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L'India accetterà i rimpatri dei migranti irregolari dal Regno Unito, in cambio di visti per i giovani

L'idea avanzata in passato anche dall'Europa con i Paesi africani è stata concordata dal governo di Johnson con quello di Modi, all'interno di un'intesa più ampia raggiunta dalle due nazioni

L'India si è impegnata ad accogliere tutti i suoi cittadini che sono entrati nel Regno Unito in maniera irregolare, in cambio di visti che Londra si è detta disposta a concedere ogni anno a migliaia di giovani del Paese asiatico. Si tratta di un'idea avanzata in passato anche dall'Unione europea che voleva mettere in piedi un piano simile con i Paesi africani di maggiore provenienza dei flussi migratori.

Il patto tra le due nazioni è stato siglato in parallelo a un accordo sugli investimenti sottoscritto in un vertice virtuale fra i premier Boris Johnson e Narendra Modi, organizzato in video chiamata a causa dell'emergenza coronavirus in atto nello Stato asiatico. Secondo quanto affermato da Londra l'accordo commerciale avrebbe un valore di un miliardo di sterline, inclusi 533 milioni di ulteriori investimenti indiani nel Regno Unito destinati, secondo il premier britannico, a creare a breve almeno 6mila posti di lavoro in settori come le alte tecnologie, la sanità, l'industria farmaceutica. Per Downing Street si tratta di un rafforzamento della partnership bilaterale che "prepara il terreno" verso un futuro accordo di libero scambio a vasto raggio, immaginato dal governo conservatore come uno dei pilastri d'una nuova politica commerciale "globale" post Brexit .

Per quanto riguarda i migranti l'accordo fornirà maggiori opportunità di lavoro a 3mila giovani professionisti indiani ogni anno, in cambio del fatto che l'India accetti di riprendersi tutti i suoi cittadini che vivono illegalmente nel Regno Unito. "È nostro dovere solenne che i cittadini indiani che sono privi di documenti, o sono in difficoltà all'estero e non ricevono la nazionalità o il permesso di soggiorno, devono essere ripresi", ha detto un funzionario del ministero degli esteri di Nuova Delhi secondo quanto riporta la Reuters. Il ministero dell'Interno britannico ha sostenuto che l'accordo mira ad attirare "i migliori e più brillanti” professionisti indiani e a “sostenere gli ingressi legali nel Regno Unito, fermando l'abuso del sistema e accelerando l'allontanamento di coloro che non hanno il diritto” di restare i Gran Bretagna.

Una proposta simile era stata avanzata già nel 2018 ma l'intesa poi fallì a causa di disaccordi tra i due Paesi. Allora Londra affermò che c'erano fino a 100mila indiani che vivevano illegalmente nel Regno Unito, ma Nuova Delhi contestava questa cifra. Sono comunque decine di migliaia gli indiani che studiano sull'isola ogni anno e Nuova Delhi si è spesso lamentata della mancanza di opportunità di lavoro a loro disposizione al termine degli studi.

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