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Sabato, 20 Aprile 2024
Lo scandalo / Qatar

Qatargate, anche Cozzolino nel mirino dei giudici: richiesta la revoca dell'immunità

Secondo il quotidiano Le Soir la presidente del Parlamento Ue Metsola ha lanciato la procedura d'urgenza nei confronti suoi e di Tarabella: "Continueremo a garantire che non ci sia impunità"

Si allarga l'inchiesta sul Qatargate. La giustizia belga vuole indagare altri due eurodeputati, l'italiano Andrea Cozzolino e il belga di origini italiane Marc Tarabella. Lo sostiene Le Soir, che dal primo giorno dell'inchiesta sulla presunta corruzione al Parlamento Ue sta anticipando la gran parte delle notizie legate al procedimento giudiziario. In un nota è la stessa Assemblea comunitaria che ha confermato che la presidente Roberta Metsola ha avviato una procedura d'urgenza per la revoca dell'immunità di due membri dell'Aula, senza specificare i nomi.

Ma per il quotidiano belga, che avrebbe avuto conferma da diverse fonti, si tratterebbe di Cozzolino e Tarabella. "Fin dall'inizio, il Parlamento europeo ha fatto tutto il possibile per assistere le indagini in corso e continueremo a garantire che non ci sia impunità. I responsabili troveranno questo Parlamento dalla parte della legge. La corruzione non può pagare e faremo di tutto per combatterla", ha dichiarato Metsola.

I tempi però non saranno brevissimi, la nota conferma che "i primi passi procedurali sono stati effettuati e la presidente annuncerà la richiesta in plenaria alla prima occasione possibile", vale a dire "il 16 gennaio". La richiesta, come prevede il regolament, dovrà quindi essere trasmessa alla commissione per gli Affari giuridici (Juri), che deve nominare un relatore, presentare il caso nel corso di una riunione e prevedere eventualmente un'audizione. Metsola "ha chiesto a tutti i servizi e alle commissioni di dare priorità a questa procedura, in vista della sua conclusione entro il 13 febbraio", si legge nel comunicato.

Cozzolino e Tarabella non risultano ancora ufficialmente indagati ma entrambi erano chiaramente tra i possibili sospetti fin dall'inizio. Tarabella ha subito una perquisizione in casa mentre per Cozzolino lavorava come assistente Francesco Giorgi, il compagno della ex vicepresidente Eva Kaili, nella cui casa sono stati trovati centinaia di migliaia di euro in contanti che, per sua stessa ammissione dopo l'arresto, sarebbero stati tangenti versate da Qatar e Marocco per influenzare le decisioni di Strasburgo.

Giorgi sarebbe il braccio destro di Antonio Panzeri, l'ex deputato di Pd e Articolo Uno e fondatore della Ong Fight Impunity, sospettato di essere la mente della presunta organizzazione a delinquere finalizzata alla corruzione e al riciclaggio di denaro, secondo le accuse formulate dalla procura. I tre, inseme anche al leader della Ong No Peace Without Justice, Niccolo Figa-Talamanca, sono in galera agli arresti preventivi. Lo scorso mese Cozzolino aveva chiesto, pur dichiarandosi "estraneo ai fatti", di essere sentito dal giudice istruttore Michel Claise, "per contribuire all’accertamento della verità, rinunciando a tal fine alle guarentigie dell’immunità parlamentare". 

La socialista greca Kaili non ha beneficiato invece dell'immunità parlamentare perché il reato è stato scoperto in flagranza, visto che "sacchi di denaro" sono trovati nell'appartamento suo e di Giorgi, durante le perquisizioni. Il 13 dicembre, con un voto quasi unanime degli eurodeputati, le è stato tolto il titolo di vicepresidente. In Belgio, l'indagine ha portato a venti perquisizioni tra il 9 e il 12 dicembre, anche al Parlamento Ue. In totale gli investigatori belgi avrebbero sequestrato 1,5 milioni di euro in contanti nelle case di Panzeri e di Kaili, nonché in una valigia trasportata dal padre di quest'ultima.

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