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Sabato, 20 Aprile 2024
La telefonata / Russia

Putin all'Ue: "Non incontro Zelensky". E non risponde sulla tregua per la Pasqua ortodossa

Il colloquio con il presidente del Consiglio europeo Michel: "A Kiev proposte garanzie per i soldati che si arrendono, ma non vuole cogliere questa opportunità"

Un cessate il fuoco "umanitario" per la Pasqua ortodossa. È questa la richiesta avanzata dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel alla Russia in un colloquio telefonico con il presidente Vladimir Putin. Il quale, a margine della conversazione, ha diramato una nota in cui attacca le "dichiarazioni irresponsabili dei rappresentanti dell'Ue sulla necessità di risolvere la situazione in Ucraina con mezzi militari".

Dopo aver visitato in settimana Kiev, Michel ha proseguito la sua azione diplomatica con Mosca. Il politico belga ha reiterato la posizione dell'Ue in modo "franco" e "diretto", sottolineando "l'inaccettabilità" della guerra condotta dalla Russia, "dettagliando" i costi che l'Ue sta imponendo alla Russia con le sanzioni per l'aggressione a Kiev e "ribadendo" il sostegno "incrollabile" all'Ucraina e alla sua "integrità territoriale", fanno sapere fonti di Bruxelles. Michel ha anche esposto a Putin la sua visione delle "perdite e degli errori di valutazione commessi dalla Russia", anche per "penetrare il vuoto informativo che potrebbe esistere intorno a Putin". Michel ha sottolineato tra l'altro la necessità di creare corridoi umanitari per consentire il deflusso dei civili dalle città occupate, "in particolare a Mariupol". Su richiesta di Volodymyr Zelensky Michel ha chiesto a Putin di interagire direttamente con il presidente dell'Ucraina.

A tal proposito, si legge nella nota del Cremlino, "il presidente della Russia ha ribadito la nota posizione in merito, rilevando che tale possibilità dipende, in particolare, dai risultati concreti dei negoziati in corso tra i rappresentanti russi e ucraini, durante i quali la parte ucraina mostra incoerenza e di non essere pronta a cercare soluzioni reciprocamente accettabili". 

Putin, si legge sempre nella nota, ha sottolineato a Michel "che dopo la liberazione di Mariupol, per motivi umanitari, è stato dato ordine di annullare l'assalto alla zona industriale dello stabilimento di Azovstal. Allo stesso tempo, a tutti i militari delle forze armate ucraine, ai militanti dei battaglioni nazionali e ai mercenari stranieri che hanno deposto le armi è garantita la vita, un trattamento dignitoso in conformità con il diritto internazionale e la fornitura di cure mediche qualificate. Ma il regime di Kiev non permette di cogliere questa opportunità", ha aggiunto.

Durante il colloquio, Putin avrebbe punto il dito contro le "dichiarazioni irresponsabili dei rappresentanti dell'Ue sulla necessità di risolvere la situazione in Ucraina con mezzi militari" e sul fatto che l'Europa ignori "i numerosi crimini di guerra delle forze di sicurezza ucraine". Bruxelles, dice il Cremlino, "potrebbe influenzare le autorità di Kiev per costringerle a fermare i massicci bombardamenti negli insediamenti del Donbass e altre gravi violazioni del diritto umanitario internazionale". Inoltre, "la leadership della maggior parte dei Paesi dell'Ue, con le loro azioni, asseconda la russofobia aperta, che si manifesta, ad esempio, in campo culturale, umanitario e sportivo", ha aggiunto. Forse un riferimento alla recente esclusione dei tennisti russi e bielorussi da Wimbledon. Che però è nel Regno Unito, ormai non più parte dell'Ue.  

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