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Giovedì, 28 Marzo 2024
Eppo

Il giro d'affari delle mafie in Europa: oltre 150 milioni sottratti in un anno

Il bilancio dei primi dodici mesi di attività della Procura europea. Che avverte: "Fondi recuperati sono solo una goccia nel mare, serve più coordinamento tra Stati Ue"

Ben 515 indagini avviate e un bottino di fondi sottratti all'economia legale e recuperati alle mafie pari a quasi 150 milioni di euro. È questo il bilancio del primo anno di vita dell'Eppo, la procura europea lanciata dell'Ue nel giugno 2021 per migliorare la lotta alla criminalità organizzata a livello transfrontaliero. 

Un gap di lunga data, quello del contrasto ai crimini commessi tra Stati membri sfruttando le lacune di un'Europa in cui il mercato è unico, ma la giustizia resta ancora parcellizzata tar 27 ordinamenti. I 150 milioni di euro raccolti nel primo anno di attività dall'Eppo, come spiegato da uno dei suoi giudici, Juraj Novocky, durante una conferenza stampa al Parlamento europeo, sono solo una piccola goccia nel mare. Lo dimostra la maxi inchiesta che lo scorso novembre ha portato a smantellare un'organizzazione che aveva messo in piedi un giro di vendite tra 14 Paesi Ue (tra cui l'Italia) di apparecchiature elettroniche che, attraverso società di comodo, riusciva a frodare i governi nazionali sull'Iva. In questo modo, ha stimato che la truffa abbia lasciato un buco nelle casse degli Stati coinvolti di 2,2 miliardi. 

Secondo Novocky, il crimine transfrontaliero in Europa vale 190 miliardi, e per contrastarlo adeguatamente serve una maggiore cooperazione e condivisione tra i vari Paesi, anche con l'introduzione di una banca dati comune sugli appalti. Ne è convinta anche Sabrina Pignedoli, eurodeputata del M5s, che ha promosso la conferenza stampa “Facing criminality in Europe” al Parlamento europeo dove sono stati presentati i dati dell'Eppo. Per Pignedoli, la procura europea deve affrontare con urgenza il traffico di droga proveniente dal Nord Europa. I profitti che derivano da questo mercato rappresentano un problema per la democrazia e lo stato di diritto, ha sottolineato Pignedoli. “Nell’Unione europea si è finalmente preso consapevolezza della transnazionalità delle mafie e della loro capacità di infiltrarsi nell’economia legale, ma non basta", ha detto l'esponente 5 stelle. 

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