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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Cosa diceva il primo Sms della storia (venduto con un token da 107mila euro)

Era stato trasmesso il 3 dicembre 1992. Vodafone l'ha messo all'asta. Il ricavato andrà all'Unhcr

Il primo Sms della storia, trasmesso dall'operatore Vodafone il 3 dicembre 1992, è stato battuto all'asta sotto forma di token per 107mila euro. L'acquirente, la cui identità non è stata immediatamente nota, è ora proprietario esclusivo di una replica digitale unica del protocollo di comunicazione originale. Ricevuto all'epoca da Richard Jarvis, collaboratore di Vodafone, l'Sms è composto da 15 caratteri per dire "Merry Christmas", ossia Buon Natale.

La vendita è stata organizzata dalla casa d'aste Aguttes in Francia. L'operatore Vodafone ha indicato l'intenzione di devolvere il ricavato della vendita all'Unhcr, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati. Tra i partecipanti all'asta c'era anche Luigi Caradonna, 18enne imprenditore svizzero che ha fondato un'azienda che utilizza blockchain nel campo dei videogiochi. Ha rinunciato quando l'asta ha superato i 75mila euro: "Ho pensato che sarebbe stato interessante avere questo pezzo di storia e tenerlo attivo fino al prossimo anno, e venderlo il prossimo Natale", ha detto ad AFP.

Il token utilizzato per l'Sms è il NFT, il "Non-Fungible Token", un nuovo tipo di asset digitale, come le criptovalute Bitcoin, che utilizza la tecnologia blockchain. Un NFT è unico e non può essere scambiato con un equivalente. Quasi sconosciuti un anno fa, gli NFT rappresentano per alcuni la nuova gallina dalle uova d'oro del mercato dell'arte contemporanea e in pochi mesi sono diventati irrinunciabili, raggiungendo quotazioni di diversi milioni di dollari. Il record per un'opera interamente digitale dell'artista americano Beeple con 69,3 milioni a marzo da Christie's.

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