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Giovedì, 25 Aprile 2024
Tensioni internazionali

Il discorso del presidente del Consiglio europeo censurato dalla Cina

Nel videomessaggio Charles Michel avrebbe criticato la "guerra illegale" della Russia in Ucraina

Il presidente del Consiglio europeo è stato censurato dalle autorità cinesi. Pechino ha ritirato dalla cerimonia di apertura di una grande fiera commerciale a Shanghai un discorso preregistrato di Charles Michel, nel quale criticava la "guerra illegale" della Russia in Ucraina e accennava alle lezioni apprese dall'Ue, ossia ai problemi derivanti da un'eccessiva dipendenza commerciale da Paesi terzi. Un accenno che le autorità di Pechino potrebbero aver ricollegato al dibattito in Europa sulla riduzione della dipendenza industriale dalla Cina.

Il videomessaggio sarebbe dovuto essere uno dei numerosi discorsi di leader mondiali e capi di organizzazioni internazionali, ma, secondo quanto dichiarato dal portavoce di Michel e da tre diplomatici europei, il video non sarebbe mai stato mostrato durante la cerimonia."I cinesi volevano censurare parte del discorso di Charles Michel. Bruxelles ha preferito cancellare la trasmissione del discorso nella sua interezza", ha dichiarato un diplomatico all'Afp a condizione di anonimato. "Il Presidente Michel è stato invitato a parlare alla Fiera di Shanghai. Come richiesto dalle autorità cinesi, abbiamo effettivamente fornito un messaggio preregistrato, che alla fine non è stato trasmesso", ha dichiarato all'Afp il portavoce di Michel, Barend Leyts.

Un altro diplomatico ha affermato che le autorità cinesi volevano censurare tutti i riferimenti alla crisi ucraina nel discorso. Si tratta di un argomento delicato per la Cina, che ufficialmente vuole essere neutrale ma rimane un importante alleato strategico della Russia. Dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina a febbraio, i leader dell'Ue hanno ripetutamente invitato Pechino a condannare pubblicamente le azioni della Russia, finora senza successo. L'Ue considera la Cina un "partner, concorrente economico e rivale sistemico", secondo la formulazione adottata nel 2019. Ma i legami commerciali rimangono forti, in particolare con la Germania, il cui cancelliere Olaf Scholz la scorsa settimana è stato il primo leader del G7 a visitare la Cina dopo l'epidemia. All'ultimo vertice Ue, i 27 leader del Vecchio Continente hanno accennato alla necessità di mettere in pratica la 'lezione russa' riducendo dipendenze commerciali rischiose. Un messaggio lanciato a Pechino, come a Berlino.

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