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Sabato, 20 Aprile 2024
Il piano

In Polonia l'esercito più potente d'Europa

Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina Varsavia ha portato la spesa della difesa al 4% del Pil, la percentuale più alta della Nato, per raddoppiare il numero di soldati e acquistare una quantità impressionante di carri armati e armamenti

La Polonia potrebbe diventare la principale potenza militare europea, seconda nel continente soltanto alla Russia di Vladimir Putin. Dopo l'inizio dell'invasione dell'Ucraina a Varsavia è partita una corsa al riarmo che ha avuto l'appoggio non solo della maggioranza di governo, ma dell'intero arco politico parlamentare, senza eccezione alcuna. L'anno scorso il Parlamento polacco ha approvato l'Ustawa o obronie Ojczyzny, la Legge sulla difesa della patria, un provvedimento che il leader del partito al governo, Diritto e Giustizia, Jarosław Kaczynski ha definito un mezzo per contrastare "le ambizioni imperiali della Russia". In entrambi i rami del Parlamento è stata approvata praticamente all'unanimità.

Lo scopo della legge è aumentare la spesa militare e il numero di soldati a disposizione dell'esercito del Paese. Il bilancio 2023 per la Difesa prevede una spesa di 97,4 miliardi di zloty, circa 20 miliardi di euro, pari a quasi il 4% del Pil nazionale. Si tratta della percentuale più alta dell'intera Nato. Nel 2022 l'Alleanza Atlantica ha speso per la difesa il 2,57% del suo Pil complessivo, con gli investimenti maggiori che sono stati fatti in Grecia (3,76%) e Stati Uniti (3,47%), con la Polonia terza con il 2,42%, mentre ben 20 dei 28 membri dell'organizzazione hanno speso meno del 2%, percentuale concordata nel 2006.

"La guerra in Ucraina mostra che dobbiamo armarci ancora più velocemente" ha detto il premier Mateusz Morawiecki dopo l'approvazione del budget.

Armi, il grande affare della guerra in Ucraina

I 20 miliardi di euro messi i bilancio dalla Polonia serviranno a comprare centinaia di carri armati e artiglieria pesante dagli Stati Uniti e dalla Corea del Sud, sistemi di difesa aerea, lanciarazzi e aerei da combattimento. Ma anche a sostenere una crescita mostruosa del numero di effettivi nell'esercito. La legislazione prevede che le dimensioni delle forze armate raddoppieranno in 12 anni, passando dagli attuali 143.500 effettivi con 111.500 professionisti e 32mila volontari, a 300mila effettivi, 250mila professionisti e 50mila volontari. Si tratta di circa 12mila soldati in più ogni anno, che dovranno non solo essere reclutati - in un periodo storico in cui si fatica a mantenere i numeri attuali delle forze armate - ma anche addestrati al combattimento e all'utilizzo delle nuove e complicate armi moderne. Quando raggiungerà l'obiettivo la Polonia avrà l'esercito più grande dell'Europa: secondo quanto riportato dal portale specializzato Global Firepower, la Francia dispone di 205mila effettivi, il Regno Unito di 194mila, l'Italia di 170mila e la Germania di 184mila.

Sul territorio della Polonia ci sono già le forze Nato, essendo un paese chiave del fianco Orientale dell'Alleanza: qui gli Stati Uniti hanno dislocato migliaia di nuove truppe, arrivando a circa 10mila unità e portando il contingente totale, composto anche da britannici, croati e rumeni, a 11.600 soldati, il numero più alto di tutto il fianco orientale. Lo scorso anno Washington ha anche annunciato il dispiegamento di due batterie di missili Patriot in Polonia e certo numero di jet da combattimento F-16. Da parte sua il Regno Unito ha il suo sistema di difesa aerea avanzata Sky Sabre.

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L'espansione dell'esercito non riguarderà solo il numero di soldati:anche la quantità di armamenti che Varsavia ha intenzione di comprare è impressionante. Il piano di espansione polacco ha assunto dimensioni da capogiro e prevede più di mille nuovi carri armati, un numero sei volte superiore a quello dell'arsenale tedesco, e tre volte il numero di carri armati avanzati che Gran Bretagna e Francia possono schierare insieme. L'approvazione del Pentagono per la vendita al paese di 18 Himars (i sistemi di razzi a lancio multiplo a lungo raggio prodotti dalla statunitense Lockheed Martin) e munizioni associate, in un pacchetto di circa 10 miliardi di dollari, è stata solo una frazione della richiesta originaria di Varsavia di 486 sistemi. Si tratta di una cifra mai vista per l'azienda che farebbe affari d'oro se l'ordine venisse approvato da Washington.

Intanto che attende, per non perdere tempo, la Polonia ha già chiesto 288 unità dell'equivalente sudcoreano dell'M270 statunitense, il gemello più pesante dell'Himars e che porta un numero doppio di lanciarazzi. Come se non bastasse sono previsti anche quasi 1.400 nuovi carri armati tra cui 366 Abrams statunitensi e mille K2 Panther sudcoreani. Nell'ambito della cooperazione con Seul, la Polonia sta acquistando anche 48 caccia leggeri da combattimento FA-50, aerei che sono compatibili con i caccia F-16 di produzione statunitense di cui sono già dotate le forze aeree polacche e con i caccia avanzati F-35A, anch'essi acquistati dagli Stati Uniti.

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