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Venerdì, 29 Marzo 2024
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La polizia finlandese indaga sulle spese della premier: 30 euro al giorno in colazioni e pasti freddi

La leader socialista è stata costretta a smentire anche le voci sull’uso di soldi pubblici per le sue nozze. La ‘frugale’ Helsinki non perdona: un anno fa le dimissioni di una ministra

La polizia di Helsinki ha chiarito che l’indagine sulla nota spese della prima ministra, Sanna Marin, non riguarda direttamente la condotta della premier finlandese, ma quella del suo staff. Una precisazione che ha certamente allentato la pressione pubblica sulla leader di 35 anni, finita sotto accusa dopo che il quotidiano Iltalehti ha pubblicato alcune informazioni sulle spese di Marin ritenute imbarazzanti agli occhi dell’opinione pubblica finlandese.

Le spese sotto accusa

Per fare chiarezza sulle cifre, l'ufficio della prima ministra lunedì ha confermato che da gennaio 2020 (ovvero da quando Marin è diventata premier) a maggio 2021, il costo dell'utilizzo dei servizi di ristorazione da parte di Marin è stato di 14.363,20 euro, ovvero una media di 845 euro al mese e meno di 30 euro al giorno. L’importo della nota spese della residenza istituzionale in cui vive la giovane premier, hanno spiegato da Helsinki, “include sia la colazione che i pasti serviti freddi”. Da parte sua, Marin ha affermato di aver seguito le regole per richiedere l'indennità così come le sono state spiegate quando è entrata in carica in dicembre 2019. “Naturalmente, non avevo idea che ci fosse una mancanza di chiarezza sull'indennità per la colazione”, ha spiegato alla stampa locale dopo il polverone sollevato dal tabloid di Helsinki. 

Il matrimonio

La leader socialista ha successivamente deciso di mettere a tacere le voci sul presunto utilizzo di soldi pubblici per il suo matrimonio. “Abbiamo pagato da soli tutte le nostre spese”, ha scritto in un tweet riferendosi alle nozze dello scorso anno. 

Il precedente

Le polemiche per importi così modesti come quelli della nota spese alimentare della premier finlandese lascerebbero indifferenti i giornali e gli elettori di altri Paesi Ue, abituati a scandali sulle spese pazze con diversi zeri in più. Tuttavia, nella ‘frugale’ Finlandia, è bene non sottovalutare questo tipo di notizie. Solo lo scorso anno l’allora ministra finlandese delle Finanze, Katri Kulmuni, si è dovuta dimettere dopo che le è stata contestata una consulenza da 48.000 euro.

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