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Sabato, 20 Aprile 2024
Il rapporto

L'antifrode Ue indaga sui Pnrr: i sitemi di controllo sotto i riflettori

Gli ispettori dell'Olaf hanno avviato "diverse" indagini sull'uso dei fondi per la ripresa. Per quanto riguarda gli altri programmi europei, ravvisate frodi e irregolarità per 426 milioni di euro

Sui Pnrr avviati dai Paesi Ue sono già in corso "diverse" indagini per sospetti casi di frode. Lo ha annunciato l'Olaf, l'ufficio europeo per lotta antifrode, nel suo ultimo rapporto, relativo al 2022. Per il momento, non sono stati resi noti gli Stati membri "coinvolti" perché le indagini sono in una fase "iniziale", ha spiegato l'Olaf. Quello che è noto è che i casi su cui si sono accesi i riflettori rispondono a modelli "classici", come gli errori negli appalti pubblici o nella progettazione dei sistemi di controllo degli aiuti.

Il capitolo dei Pnrr si aggiunge al lungo elenco di fondi europei su cui ogni anno l'ufficio antifrode di Bruxelles punta il suo obbiettivo. Nel 2022, l'Olaf ha concluso 256 indagini, al termine delle quali è stato chiesto ai governi Ue di recuperare somme pari nel complesso a 426 milioni di euro poiché frutto di frodi o irregolarità amministrative. 

Il rapporto specifica inoltre che lo scorso anno sono state aperte 192 nuove indagini dopo oltre mille analisi preliminari condotte dagli esperti dell'Olaf, nonché che l'agenzia ha deferito 71 casi per possibili reati alla Procura europea. Andando per Paese, l'Ungheria è stato lo Stato membro con il maggior numero di inchieste concluse nel 2022, con 15 casi chiusi (10 dei quali con raccomandazione di recuperare fondi), seguita da Italia (10 inchieste concluse) e Francia (9 inchieste concluse).

Gli esperti dell'Olaf hanno inoltre concluso 38 indagini per comportamento "fraudolento o irregolare" di personale e membri delle istituzioni dell'Ue, 16 delle quali al Parlamento europeo (sei con raccomandazione) e sette alla Commissione europea (cinque con raccomandazione). La maggior parte delle indagini dell'Olaf sull'erogazione di fondi europei sono state condotte su accuse di collusione, brogli di appalti pubblici, possibili conflitti di interesse e fatture con prezzi superiori a quelli di mercato. 

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