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Venerdì, 19 Aprile 2024
Nuove tensioni

Perché l’Ue non può fare a meno di Taiwan

Dall’isola rivendicata dalla Cina, ma che si autogoverna dal 1949, provengono la gran parte dei chip e semiconduttori necessari all’industria europea

Le tensioni tra la Repubblica popolare cinese e Taiwan preoccupano il mondo intero per i rischi connessi all’eventuale intervento militare di Pechino sull’isola. La probabile reazione Usa a questo scenario potrebbe infatti dare il via a un confitto su larga scala che, se sommato a quello già in corso in Ucraina, potrebbe prendere la forma di una guerra mondiale a tutti gli effetti. Ma i timori sul destino dell’isola la cui sovranità è rivendicata dalla Cina, ma che si autogoverna dal 1949, sono anche di natura economica. Le aziende europee sono infatti preoccupate dal possibile taglio improvviso delle forniture di chip elettronici, prodotti dalla più grande azienda di semiconduttori del mondo.

Si tratta della Taiwan Semiconductor Manufacturing Company, meglio nota come Tsmc. Il gigante taiwanese detiene più della metà del mercato mondiale dei semiconduttori e vanta clienti di peso, come la statunitense Apple. Ma anche l’Europa è dipendente dai chip taiwanesi essenziali per il funzionamento di una vastissima gamma di beni e macchinari, dalle auto agli smartphone passando per i computer e gli elettrodomestici. I rischi legati alla dipendenza dall'isola nel bel mezzo delle tensioni geopolitiche globali hanno già convinto l'Ue a prendere delle contromisure in vista di un possibile stop delle forniture che, ad oggi, metterebbe in crisi importanti settori industriali. 

A febbraio, la Commissione ha presentato lo European Chips Act da 43 miliardi di euro per aumentare la sua produzione interna di microchip, che oggi detiene solo il 10% del settore a livello globale ed è nettamente dipendente dalle importazioni, soprattutto da Taiwan. L'anno scorso macchinari ed elettrodomestici hanno rappresentato quasi il 60% delle importazioni Ue dall’isola e, alla luce delle attuali tensioni, il rischio che l’Europa resti senza materie prime per la produzione di quasi qualsiasi articolo di elettronica sembra spaventare l’economia europea.

Dal blocco all'attacco anfibio: qual è il piano della Cina su Taiwan

Il presidente della Tsms, Mark Liu, recentemente ha rilasciato un’intervista al canale Usa Cnn per avvertire la sua azienda dovrebbe sospendere subito la produzione qualora la Cina dovesse invadere l’isola. Un allarme che costringe Bruxelles a operare sottotraccia per cercare di tutelare l’autonomia di Taiwan senza andare a irritare i vertici del governo cinese, che vivono come un’intollerabile intromissione ogni dichiarazione pubblica dei leader stranieri a sostegno del governo di Taipei.

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