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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Lo sciopero / Francia

Parigi in emergenza rifiuti teme l'invasione di topi

Lo sciopero dei netturbini contro la riforma delle pensioni di Macron va avanti da giorni. Scontro tra il governo e la sindaca della capitale (solidale con le proteste)

A Parigi ci sono oltre 7mila tonnellate di rifiuti che marciscono nelle strade. Il motivo? Da quasi dieci giorni, i netturbini della capitale francese stanno scioperando contro la riforma delle pensioni voluta dal presidente Emmanuel Macron e in corso di approvazione al parlamento. Gli addetti all'igiene pubblica non sono l'unica categoria che ha incrociato le braccia, ma la loro protesta sta guadagnando i titoli di testa dei media transalpini, mentre le immagini di una delle città più visitate dai turisti di tutto il mondo ricoperta dalla spazzatura stanno facendo il giro del mondo. Una situazione di emergenza che rischia di proseguire almeno fino al 20 marzo, con gli esperti sanitari preoccupati per una probabile invasione di topi, e il governo impegnato in una diatriba politica e istituzionale con i vertici del Comune parigino. 

I netturbini lamentano che con la riforma di Macron la loro età pensionabile salirebbe da 57 a 59 anni. Cinque anni in meno rispetto alla soglia generale che vuole fissare la nuova legge, ma sempre troppo per i sindacati, che ricordano quanto il lavoro sia usurante e incida sulle aspettative di vita dei lavoratori del settore. E così, nonostante gli appelli del governo, le organizzazioni dei netturbini hanno deciso di proseguire lo sciopero fino a lunedì prossimo. Considerato che finora si sono accumulare circa mille tonnellate di rifiuti per ogni giorno di mancata raccolta, Parigi rischia seriamente una crisi sanitaria.

Gli occhi sono puntati sui topi: nella capitale ci sono  da 1,5 a 1,75 ratti per ogni abitante, dato che ne fa una delle città più infestate al mondo. Adesso, gli esperti sanitari hanno rilanciato l'allarme dell'Accademia nazionale francese di medicina sulla "minaccia per la salute umana" posta dai ratti e dalle malattie che possono trasmettere agli esseri umani.

Proprio sulla scorta di questo allarme, il governo ha deciso di usare il pugno duro: il ministro dell'Interno, Gérald Darmanin, ha incaricato il prefetto della polizia di Parigi, Laurent Nunez, di chiedere al municipio la "requisizione" dei mezzi per lo smaltimento dei rifiuti. Se il Comune non darà seguito alla richiesta di requisizione, "lo Stato si sostituirà" , ha anticipato l'entourage del ministro. Ciò significa che lo Stato requisirà i mezzi per raccogliere e smaltire i rifiuti.

Un'iniziativa che non è andata giù alla sindaca di Parigi, la socialista Anne Hidalgo, che fin dall'inizio delle proteste contro la riforma delle pensioni ha espresso “solidarietà con il movimento sociale”, ha replicato su Twitter condannano la "prova di forza" del governo e invitando "al dialogo sociale" e "al negoziato". Le polemiche vanno avanti da giorni, e riguardano non solo la capitale: anche in altre grandi città come Rennes, Nantes e Le Havre i netturbini locali hanno incrociato le braccia.

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