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Venerdì, 29 Marzo 2024
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“Pagheremo le tasse”: autogol di Amazon su Instagram, lancia un gioco e finisce nel mirino

L’azienda americana aveva chiesto agli utenti francesi di scrivere una riga da includere nella bio del social media. Il popolo del web risponde invitando il gigante a fare i conti col fisco

“Il miglior commento sotto questo post diventerà la nostra biografia”. Il concorso lanciato su Instagram dal profilo francese di Amazon Prime Video, il servizio televisivo on-demand di Amazon, è destinato a finire nei manuali di comunicazione sui social media nel capitolo degli errori da evitare. Il post condiviso dal profilo @primevideofr lo scorso 29 dicembre in poche ore è infatti diventato un clamoroso boomerang. “Promettiamo che pagheremo le nostre tasse in Francia” è balzato in cima alla classifica dei commenti più popolari, con migliaia di ‘mi piace’ e condivisioni che hanno costretto il gigante americano del commercio online a correre ai ripari. 

I gestori del profilo social hanno promosso in fretta e furia i commenti più graditi all’azienda, inserendo nella biografia Instagram il loro preferito: “Daddy’s Home”, ovvero la casa di papà, nonché il titolo di un film con protagonisti Mark Wahlberg e Will Ferrell. Una scelta che non ha per niente convinto gli utenti di Instagram che hanno continuato a bersagliare l’azienda per la sua strategia di gestione dei profitti e la presunta elusione delle imposte. 

La testata online France Inter ha definito l’episodio “un esempio di cosa sia l'effetto Streisand” che si verifica quando “si cerca di nascondere un messaggio rendendolo ancora più visibile”. Ancora oggi, scorrendo nei commenti delle immagini condivise su Instagram dal profilo @primevideofr si trovano centinaia di commenti che invitano l’azienda fondata da Jeff Bezos a pagare le tasse.

A novembre, il colosso della distribuzione online ha annunciato di aver pagato più di 600 milioni di euro di tasse in Francia nel 2020, a fronte di un fatturato di 7,3 miliardi di euro. Quasi la metà delle tasse pagate da Amazon - ha riportato France Inter - sono imposte dirette, sommate a contributi versati dai datori di lavoro e alle tasse locali. I restanti 300 milioni equivalgono a Iva e contributi previdenziali.

Nel 2020 Amazon ha inoltre realizzato un fatturato record di 44 miliardi di euro solo in Europa, ovvero 12 miliardi in più rispetto all’anno precedente. Tuttavia, secondo un'inchiesta del quotidiano britannico The Guardian, l'azienda non ha pagato un solo euro di tasse societarie.

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