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Giovedì, 18 Aprile 2024
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A Bruxelles i 5 stelle contro Orban: "Togliere diritto di voto all'Ungheria"

L'esponente M5s Marco Zullo ha sostenuto la decisione della commissione LIBE del Parlamento Ue in cui si chiede di attivare l'articolo 7 dei Trattati nei confronti del governo di Budapest. Per gli eurodeputati, nel paese c'è "un grave deterioramento dello stato di diritto, della democrazia e dei diritti fondamentali"

Attivare l'articolo 7, ossia la sospensione del diritto di voto al Consiglio Ue, dove si decidono le leggi europee, per aver violato i valori fondamentali dell'Unione. E' quanto ha chiesto la commissione per le Liberta' civili del Parlamento europeo (LIBE) oggi nei confronti dell'Ungheria di Viktor Orban, il leader a cui Matteo Salvini e Giorgia Meloni guardano per costruire alleanze europee in chiave anti-migranti.

La decisione del Parlamento europeo non arriva certo a sorpresa: da anni, il centrosinistra e una parte degli alleati di Orban a Bruxelles, ossia il Partito popolare di Angela Merkel e Silvio Berlusconi, chiedevano al premier ungherese un passo indietro rispetto ad alcune misure ritenute contrarie ai valori Ue, in particolare sul fronte della giustizia e dell'immigrazione. Quello che colpisce, semmai, è che a votare a favore di una sanzione a Orban sia stato il Movimento 5 Stelle, con il deputato Marco Zullo. Un voto non certo gradito dagli alleati di governo della Lega.

L'articolo 7 e il diritto di voto

Quello della commissione LIBE, a ogni modo, è solo un primo ok all'avvio delle procedure dell'articolo 7 contro l'Ungheria. Il passo successivo sarà il voto in plenaria a Strasburgo. "I recenti sviluppi in Ungheria hanno portato a un grave deterioramento dello stato di diritto, della democrazia e dei diritti fondamentali con questioni che restano sull'indipendenza della magistratura, la libertà di espressione e dei media, la libertà delle istituzioni accademiche, la corruzione a livello statale e il duro trattamento migranti e richiedenti asilo", si legge in una nota del gruppo dei liberali e i democratici al Parlamento europeo.

"Ci aspettiamo che la prossima votazione in plenaria faccia appello al Consiglio affinché avvii i procedimenti dell'Articolo 7 Spogliare l'Ungheria dei diritti di voto in seno al Consiglio costituirebbe una giusta contromisura per rafforzare i valori dell'Ue e inviare un messaggio forte contro chiunque abbia l'obiettivo di smantellare le istituzioni democratiche", aggiungono i liberali. Una procedura simile era stata richiesta nei confronti della Polonia. Che come l'Ungheria fa parte del gruppo dei paesi di Visegrad, il blocco che da tempo si oppone a qualsiasi condivisione delle responsabilità sui migranti nell'Unione europea. 

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