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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Orban contro l’Ucraina: “Intimidazioni alla minoranza ungherese”. Kiev: “Sospetti di separatismo”

Il raid della polizia ucraina nella sede di un'associazione culturale fa scoppiare una crisi diplomatica. Il Governo di Budapest invoca da anni la difesa dei diritti della minoranza magiara che vive nel Paese vicino

È crisi diplomatica tra Ungheria e Ucraina dopo l’irruzione del servizio di sicurezza statale ucraino negli uffici di un’associazione culturale ungherese. La sede perquisita dalle forze dell’ordine ucraine si trova nella regione della Transcarpazia dove vive la minoranza magiara più numerosa del Paese. Dopo l’irruzione della polizia, il Governo di Viktor Orban ha convocato l’ambasciatore ucraino per ricevere chiarimenti sulla vicenda.

La contesa sui diritti delle minoranze

I due Paesi si sono ripetutamente scontrati negli ultimi anni sui diritti dei circa 150mila abitanti della regione che appartengono alla minoranza etnica ungherese. Lo scontro tra Budapest e Kiev riguarda soprattutto il diritto della minoranza di usare la loro lingua madre a scuola. Tale possibilità è stata esclusa da una legge ucraina del 2017 che limita l'uso delle lingue minoritarie in classe.

L'operazione di polizia

L'associazione coinvolta nella vicenda ha dichiarato che le forze del servizio di sicurezza ucraino hanno fatto irruzione nel loro quartier generale e nella casa del loro presidente alla ricerca di prove di “attività volte a cambiare violentemente i confini” dell’Ucraina. Secondo alcune fonti le perquisizioni domiciliari erano legate a un precedente caso giudiziario, ma l'associazione ha invitato le autorità ucraine al clima da “caccia alle streghe”.

Accuse di separatismo

Il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó ha detto che l'Ungheria ha protestato contro i raid con le autorità ucraine e ha promesso di sollevare la questione durante la prossima riunione dei ministri degli Esteri della Nato. Il servizio di sicurezza ucraino ha confermato l'operazione in una nota pubblicata sul suo sito web, ripresa dalle agenzie locali. La perquisizione sarebbe parte di un’indagine presso fondazioni di beneficenza nella regione della Transcarpazia al fine di verificare “le informazioni sul coinvolgimento di fondi stranieri in attività volte a violare la sovranità dell’Ucraina”. Alcune persone sarebbero sospettate di “condurre attività sovversive a danno dell’Ucraina”. Il servizio di sicurezza ha dichiarato che, nonostante le proteste di Budapest, le indagini continueranno.

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