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Venerdì, 19 Aprile 2024
L'affondo / Ungheria

Orban: "L'Ue si è sparata nei polmoni con le sanzioni alla Russia"

Secondo il premier ungherese, le misure restrittive di Bruxelles "non aiutano l'Ucraina" e "uccideranno l'economia europea"

"Inizialmente, pensavo che ci fossimo solo sparati a un piede, ma ora è chiaro che l'economia europea si è sparata nei polmoni e ora fatica a respirare". Dopo aver tenuto in stallo per settimane l'embargo al petrolio russo, e aver ottenuto un'esenzione ad hoc per continuare a ricevere l'oro nero di Mosca, il premier ungherese Viktor Orban torna ad attaccare le misure varate dall'Ue per punire la Russia in seguito all'invasione dell'Ucraina. Accusandole di essere state finora un gigantesco autogol. 

Nella sua consueta intervista all'emittente Kossut Radio, il leader di Budapest ha sostenuto che le misure restrittive "non aiutano l'Ucraina" né contribuiscono ad avvicinarsi alla "fine della guerra", semmai la prolungano. Inoltre, è il ragionamento di Orban, le sanzioni sono "dannose per l'economia europea e se continua così, la uccideranno". "Il momento della verità - ha aggiunto - deve arrivare a Bruxelles, quando i leader ammetteranno di aver fatto un errore di calcolo, che la politica delle sanzioni era basata su presupposti sbagliati e non ha soddisfatto le aspettative riposte in essa".

Nei giorni scorsi l'Ungheria ha annunciato un piano d'emergenza per affrontare la crisi energetica che prevede tra l'altro il divieto di export di vettori energetici ed un limite al programma di sussidi per la riduzione dei costi delle utenze varato dal governo. Le finanze del Paese, gravate da aumenti di sussidi e pensioni adottati prima delle elezioni di aprile, sono ulteriormente sotto pressione a causa dell'inflazione, ai massimi negli ultimi venti anni, e del calo vertiginoso del fiorino. Resta aperta la questione dei fondi per la ripresa, congelati a causa del braccio di ferro con l'Ue sullo stato di diritto, questione su cui Budapest e Bruxelles stanno tentando di raggiungere un accordo. A peggiorare le cose, la proposta di riforma, avanzata dal governo, che farebbe aumentare le tasse per freelance e Pmi, suscitando le proteste dei cittadini, scesi in piazza nella Capitale contro il provvedimento, scrive l'Ansa.

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