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Venerdì, 19 Aprile 2024
Criminalità / Belgio

Omicidi e agguati per il controllo delle piazze: ora Bruxelles è anche la capitale Ue della droga

All'ombra di istituzioni europee e Nato, è scoppiata una guerra sempre più violenta tra i gruppi criminali: in 10 mesi segnalate 22 sparatorie con morti e feriti

La violenza legata al traffico di stupefacenti esplode tra le strade di Bruxelles. Dal settembre 2021, la capitale belga ha registrato un aumento degli episodi di violenza con armi da fuoco. Le sparatorie sono state 22, con un bollettino di 1 morto e 16 feriti. Per gli accoltellamenti, la quantificazione è più complessa. A titolo di confronto, nel 2020 la polizia federale aveva registrato otto tentati omicidi e un assassinio commesso con un'arma da fuoco.

Questi incidenti, ha detto Tim De Wolf, il procuratore di Bruxelles, sono avvenuti principalmente in strada. Non si tratta di un'unica organizzazione criminale. "Anche se ci sono gruppi di incidenti correlati, non c'è un'unica organizzazione criminale dietro tutti gli incidenti", afferma De Wolf. I clan sono diversi, dagli albanesi ai gruppi criminali che arruolano giovani tra le fila dei giovani di origine africana o turca. Sono questi clan che si contendono il controllo del territorio. Ma intorno a loro ruotano anche gruppi criminali come la 'ndrangheta. 

La capitale del Belgio e dell'Ue, grazie alla vicinanza col porto di Anversa, dove ogni giorno arrivano dal Sud America tonnellate di polvere bianca, è diventata uno dei più importanti centri logistici e di smistamento della droga. Secondo il procuratore della polizia federale Frédéric Van Leeuw i clan della capitale gestiscono una tonnellata di cocaina a settimana, a volte in edifici nel cuore della città, e la merce, una volta ri-confezionata viene distribuita nel resto d'Europa.

Da circa un decennio, il Paese è diventato uno degli hub di ingresso principali in Europa, soppiantando i porti della Spagna. Lo scalo di Anversa, secondo i dati del report dell’Europol “Cocaine Insight”, si è guadagnato il record del porto con il maggior traffico di polvere bianca del Continente: lo scorso anno, sono state sequestrate 66 tonnellate di cocaina, contro le cinque del 2013.

In dieci anni, i consumi (e i sequestri) sono aumentati in tutto il Vecchio Continente. Così come si è assistito a un boom dei laboratori di produzione scoperti e smantellati, circa 350 nel 2020, in particolare tra Belgio e Olanda. Cocaina, crack, Mdma, catinoni, ketamina, ma soprattutto anfetamine e metanfetamine sono le droghe trattate o prodotte nei Paesi Ue. Con un'offerta in costante evoluzione, come dimostra che nel 2021 sono state segnalate per la prima volta 52 nuove droghe attraverso il sistema di allerta rapido dell'Ue (Ews).

I principali centri di produzione di queste droghe sono tra il Belgio e l'Olanda. "Storicamente, la produzione di metamfetamina in Europa è stata caratterizzata da laboratori domestici locali su piccola scala che utilizzano precursori chimici estratti dai medicinali - scrive l'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Emcdda) - Negli ultimi anni, tuttavia, nei Paesi Bassi e in Belgio sono stati individuati siti su larga scala che utilizzano un metodo di produzione diverso. Questa zona è importante anche per la produzione di amfetamina e Mdma con processi simili.

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