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Giovedì, 28 Marzo 2024
Bruxelles / Belgio

Panico da guerra: acquisti razionati nei supermercati belgi

Boom di scorte di cibo. Le catene della grande distribuzione mettono un freno

L’approvvigionamento di olio di semi e farina non è in pericolo, almeno per il momento. Ma a mettere a rischio la presenza dei prodotti di base sugli scaffali dei supermercati del Belgio sono i clienti, che starebbero facendo provviste dei beni che vengono maggiormente importati da Russia e Ucraina. Di qui la decisione delle principali catene della grande distribuzione di razionare le quantità: ogni consumatore non potrà acquistare più di due bottiglie d’olio e due sacchi di farina. 

Dopo le politiche di razionamento adottate la settimana scorsa dalle catene Colruyt e Lidl, ora anche i supermercati Aldi e Carrefour hanno deciso di mettere un limite alle vendite pro capite di alcuni prodotti, inclusi olio e farina. I supermercati hanno notato un picco nelle vendite di tali articoli dovuto alla possibilità che la guerra in Ucraina vada a influire sulla loro importazione.

L'Ucraina e la Russia sono i principali Paesi fornitori dell’Ue di olio di semi di girasole e di grano. Per via del conflitto in corso e delle sanzioni contro Mosca, si prevede che i prezzi di questi prodotti aumenteranno. I supermercati del Belgio, che già temevano di ritrovarsi gli scaffali vuoti a causa dell’esplosione dei prezzi del pane, si sono invece trovati costretti a prendere contromisure contro un nemico meno pericoloso della guerra, ma sicuramente capace di mettere in crisi le scorte delle catene di distribuzione: il passaparola. Il tam-tam di notizie e allarmi sui presunti aumenti imminenti o cali di approvvigionamento alle porte ha infatti convinto molte famiglie a fare acquisti ben oltre il necessario.

Colruyt, la principale catena di supermercati del Paese, è stata la prima ad annunciare limiti alle quantità di prodotti di base che i clienti possono acquistare. Il marchio ha assicurato che al momento non c'è alcuna carenza, ma che i consumi “non sono più normali”. Lidl ha anche annunciato restrizioni su olio, verdure in scatola e carta igienica.

Aldi ha seguito l'esempio, introducendo in tutti i suoi punti vendita un massimo di tre unità per olio, grano e farina. "Il nostro fornitore è attualmente in grado di far fronte alla produzione, ma a causa dell'improvviso aumento delle vendite di questi prodotti, la catena di approvvigionamento purtroppo non riesce a tenere il passo", ha spiegato un portavoce di Aldi.

Carrefour sta analizzando la situazione in ogni negozio, affermando che un certo numero di clienti ha effettivamente cambiato il proprio comportamento, provocando un aumento della domanda di determinati prodotti. Spetta dunque a ciascun responsabile del negozio decidere quali restrizioni imporre sugli articoli di base.

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