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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Troppe armi, ad Amsterdam scattano le perquisizioni 'preventive', Amnesty: "Rischio razzismo"

Alla polizia verranno dati maggiori poteri, sull'esempio dello 'stop and search' britannico. Ma si teme che possano essere soprattutto i cittadini di origine straniera ad essere oggetto dei controlli

La città di Amsterdam sta cercando di far fronte al fenomeno dell'aumento della violenza armata, e per farlo è stato messo in campo un provvedimento sperimentale che sta facendo discutere: alla polizia è stato dato il potere di effettuare perquisizioni 'preventive', di poter fermare cioè delle persone in strada e controllare se hanno armi, anche se non hanno fatto niente e stavano semplicemente camminando. Nella capitale olandese molti giovani hanno iniziato a portare pistole e a utilizzarle durante risse e aggressioni ed è in crescita la presenza della cosiddetta Mocro Maffia, le organizzazioni criminali dedite al commercio di droga gestite da marocchini.

Per provare a fermarle si è deciso di provare con le perquisizioni preventive, sulla falsariga dello “stop and search” del Regno Unito, dove è stato dato alla polizia il potere di perquisire in strada chiunque voglia, allo scopo di provare a fermare la violenza tra le gang giovanili. Ma le forze dell'ordine britanniche sono state più volte accusate di razzismo, di tendere cioè a perquisire molto più spesso cittadini neri o appartenenti ad altre minoranze etniche. E critiche del genere sono arrivate anche in Olanda da diverse forze politiche nel Consiglio comunale di Amsterdam, nonché da Amnesty Internetional. La perquisizione preventiva è uno "strumento che si è dimostrato inefficace", ha dichiarato Zeeger Ernsting, della formazione di sinistra GroenLinks, secondo cui "non si deve creare l'illusione di risolvere il problema della violenza con questo mezzo".

In realtà la maggioranza del Consiglio comunale è contraria all'intervento, ma la sua approvazione non è necessaria. Quello che si teme è che venga messa in atto una profilazione etnica, e che ad essere perquisiti siano in maggioranza ad esempio cittadini di origine araba. “Se metti in campo un progetto del genere, devi farlo bene. Le garanzie che crei devono essere quelle giuste. Ma al momento abbiamo dei dubbi al riguardo”, ha detto il direttore di Amnesty, Dagmar Oudshoorn. Per evitare potenziali abusi la sindaca, Femke Halsema, ha deciso di ammettere 45 osservatori civili, che possono monitorare quando gli agenti stanno perquisendo.

Ma la decisione ha fatto andare su tutte le furie i sindacati di polizia. "Non troviamo accettabile che ci siano osservatori civili. Ciò alimenta la sfiducia e non c'è motivo di dubitare della correttezza delle forze dell'ordine”, ha detto a NH News Jan Struijs, presidente dell’Associazione di polizia olandese, spiegando che i sindacati a loro volta manderanno i propri osservatori a controllare quelli civili. “Faremo anche noi il nostro rapporto perché non abbiamo fiducia in loro", ha spiegato.

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