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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Proteste e scontri in Germania contro le nuove restrizioni. Non vaccinati nel mirino di Berlino

Il cancelliere Scholz avverte: "Non è il momento delle feste con tante persone". Riunioni tra chi ha avuto le dosi limitate a 10 invitati, 2 soli ospiti per i non immunizzati. Rabbia in strada nell’Est del Paese

In Germania, almeno dieci agenti di polizia sono rimasti feriti negli scontri avvenuti durante le manifestazioni delle ultime ore contro le nuove restrizioni anti-Covid. Migliaia di tedeschi sono scesi in strada, soprattutto nella Germania dell’Est, per gridare la loro rabbia contro i nuovi divieti stabiliti dal governo, che ha decretato lo stop a tutti gli eventi con spettatori per festeggiare il nuovo anno. Berlino ha anche stabilito di recente l’obbligo vaccinale per il personale medico e una serie di norme mirate a limitare la circolazione dei no vax. 

Le nuove regole

Chi non ha ricevuto almeno la vaccinazione primaria, ad esempio, non potrà invitare a casa più di due persone. I residenti che invece hanno scelto di vaccinarsi potranno accogliere fino a dieci invitati. Decisioni entrate in vigore oggi, a pochi giorni da Capodanno, e che hanno fatto divampare le manifestazioni spesso sfociate in violenze contro la polizia.

Proteste e violenze

Le forze dell’ordine del Meclemburgo-Pomerania, Stato regionale nel nordest del Paese, hanno riferito che un totale di 15 mila manifestanti ieri sera sono scesi in piazza in varie città. Le proteste hanno portato ad almeno nove denunce per resistenza all'arresto, lesioni personali, danni materiali e uso di simboli di organizzazioni incostituzionali e terroristiche. La polizia di Brandeburgo, sempre nella Germania orientale, ha dovuto fronteggiare circa 9 mila manifestanti, mentre altri 1.500 sono scesi per le strade di Halle, nella Sassonia-Anhalt. Nella città di Bautzen, in Sassonia, la polizia è stata attaccata con fuochi d'artificio e colpita con bottiglie mentre cercava di disperdere la folla, secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa Deutsche welle (Dw) e Dpa. Gli agenti sono dovuti scendere in strada a contenere la rabbia della folla anche a Dresda e Lipsia, mentre circa 2 mila persone hanno manifestato nella città di Gera, nello Stato centrale della Turingia, e circa altre 1.300 nella vicina Altenburg.

Contagi in calo

A prescindere dalla rabbia nelle strade, la media giornaliera di nuovi casi si è sensibilmente ridotta nelle ultime settimane che hanno coinciso con le prime del nuovo governo tedesco guidato dal socialdemocratico Olaf Scholz. Tra fine novembre e inizio dicembre, quando il cancelliere ha preso il posto di Angela Merkel, la media giornaliera di infezioni era superiore ai 58 mila casi. Oggi il valore si è dimezzato e la media giornaliera di nuovi contagi negli ultimi sette giorni viaggia intono ai 27.700 casi. Tuttavia, “non è il momento di organizzare feste con tante persone”, ha affermato la scorsa settimana il cancelliere Scholz annunciando le nuove restrizioni che prevedono, tra le altre cose, la chiusura dei locali notturni, partite di calcio a porte chiuse e accesso ai ristoranti limitato alle sole persone vaccinate o guarite. Restrizioni comunque applicate dai sedici lander, gli Stati regionali tedeschi, con una serie di distinguo che ne avrebbero fatto variare l’efficacia nella lotta alla nuova ondata di contagi. Di qui il dibattito sull’obbligo vaccinale, ormai animato da politici ed esperti di tanti Paesi Ue, che sta coinvolgendo anche la prima economia nonché lo Stato più popoloso d’Europa.

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