La "strana" scelta dell'Europa: in un ruolo chiave per l'economia un'esperta dagli Usa
Al dipartimento della concorrenza nominata una docente di Yale che ha lavorato per i giganti tecnologici come Google. C'è il rischio di un conflitto d'interesse
Gli incarichi "di peso" dell'Unione europea possono essere affidanti ad esperti di Paesi esterni al blocco? Ipoteticamente sì, ma bisogna fare attenzione affinché non si vadano a creare conflitti d'interesse, che potrebbero compromettere le ambizioni delle istituzioni e degli Stati Ue. La domanda dev'essere sorta spontanea ai funzionari della Commissione europea quando hanno saputo che il capo dell'antitrust Margrethe Vestager ha nominato una professoressa statunitense come consulente del suo dipartimento della concorrenza. A quel punto, ha rivelato il giornale Politico, alcuni di loro si sono si sono lamentati e hanno dichiarato la loro sorpresa rispetto ad una nomina così importante. E non si tratta solo di invidia o di giochetti interni alle istituzioni.
L'incarico è uno dei più potenti in quel settore, in una fase dei rapporti tra Bruxelles e Washington molto delicata, vista la forte spinta di Biden a finanziare le imprese statunitensi per affrontare le sfide della rivoluzione digitale e verde. Una scelta non molto apprezzata dagli Stati membri Ue, che lamentano una forma di concorrenza sleale rispetto alle imprese europee. Altro fattore che preoccupa è il dominio dei giganti tecnologici come Google, Amazon e Facebook, in tanti settori digitali delle nostre vite.
Docente a Yale
In questo quadro è stata valutata come "discutibile" la scelta di nominare una cittadina degli Stati Uniti a un potente incarico dell'Ue per supervisionare le aziende Big Tech statunitensi. Secondo un funzionario, che Politico cita in maniera anonima, non c'è stata "nessuna discussione interna" sulla nomina prima che venisse annunciata martedì 11 luglio. L'esperta in questione è Fiona Scott Morton, che ha appena assunto l'incarico di nuovo capo economista per la direzione generale della Concorrenza della Commissione europea. Al momento riveste il ruolo di docente alla scuola di Management della prestigiosa università di Yale, ma lascerà questo incarico per iniziare il primo settembre il suo impiego nelle istituzioni europee. Scott Morton ha svolto numerose ricerche nel settore dell'antitrust, in particolare in tema di sfide digitali.
Decisioni delicate
Quello di "capo economista" è un ruolo chiave nella valutazione degli aspetti economici delle indagini dei dipartimenti antitrust, fusioni e aiuti di Stato. Nel corso del suo mandato, fissato in tre anni, Scott Morton potrebbe essere chiamata a prendere decisioni su come applicare il Digital Markets Act (Dma). Si tratta di una normativa elaborata per arginare e bloccare lo strapotere delle aziende Big Tech (Google e Facebook in primis) che offrono servizi digitali, come motori di ricerca o applicazioni, in una condizione di oligopolio se non di monopolio di fatto come nel caso di Google. Scott Morton non solo è la prima donna ad accettare un incarico di questo tipo, ma è soprattutto la prima persona a ricoprire il ruolo di principale economista antitrust sia nelle amministrazioni degli Stati Uniti e dell'UE. Infine, è la prima persona non europea ad assumere un ruolo così importante nell'esecutivo europeo.
Consulenze a BigTech
Un altro funzionario dell'esecutivo europeo, sempre in forma anonima, ha dichiarato a Politico che il nome dell'esperta sarebbe spuntato nel corso di una riunione dei capi di gabinetto dei commissari. Il curriculum vitae di Scott Morton, analizzato inizialmente, avrebbe menzionato solo brevemente il suo precedente lavoro di consulenza per le aziende Big Tech. Per questo motivo, ha dichiarato la fonte di Politico, non sarebbero avvenute le discussioni con altri dipartimenti su eventuali misure per contrastare potenziali conflitti di interesse. Secondo quanto dichiarato da Arianna Podestá, portavoce della Commissione, l'Ue aveva aperto la candidatura in rete per il posto vacante anche ad esperti extra-Ue. Ciò nonostante, risulta abbia ricevuto solo "un numero limitato di candidature" visto l'alto profilo richiesto.
Profilo migliore
"La dottoressa Scott Morton si è rivelata la scelta migliore in termini di qualifiche e prestazioni nel processo di reclutamento", ha dichiarato Podestá in una nota. Sollecitato sulla questione, il governo europeo ha garantito di aver "esaminato a fondo se ha interessi personali tali da compromettere la sua indipendenza o qualsiasi altro conflitto di interessi", assicurando che sarà evitato il suo coinvolgimento "in tutti i casi su cui ha lavorato o di cui era a conoscenza durante il suo precedente impiego". Per due anni, ha sottolineato inoltre la portavoce, l'esperta eviterà i casi che coinvolgono un'azienda per cui ha lavorato o avuto come clienti nell'ultimo anno. La Vestager, che ricopre il ruolo di commissario europeo per la concorrenza, sta adottando probabilmente le sue ultime scelte decisive, dato che aspetta di sapere se sarà selezionata come candidata a capo della Banca europea per gli investimenti. La dichiarazione ufficiale potrebbe avvenire a metà agosto. Se dovesse essere selezionata, la commissaria ha assicurato che andrà in congedo non retribuito.