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Venerdì, 29 Marzo 2024
Il caso / Germania

L'ex cancelliere tedesco amico di Putin non sarà espulso dal partito (alleato del Pd)

Schroeder, che ha guidato la Germania prima di Merkel, resterà nell'Spd nonostante i suoi rapporti con il Cremlino. Che proseguono

L'ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder può restare nel suo storico partito, la Spd. Lo ha deciso oggi una commissione dei socialdemocratici, secondo cui il 78enne ex leader del Paese non avrebbe violato le regole del partito con il suo impegno per le aziende statali russe e il suo rapporto di stretta amicizia con Vladimir Putin, incontrato ancora una volta pochi giornio fa.

Schroeder, che da cancelliere aveva di fatto inaugurato la stagione della dipendenza tedesca dal gas russo, aveva proseguito la sua carriera al di fuori della politica, riciclandosi come manager all'interno del Nord Stream AG, la società legata a Gazprom che ha costruito l'ormai famoso gasdotto al centro del braccio di ferro energetico tra Mosca, Berlino e buona parte dell'Ue. In seguito, Schroeder è stato nominato nel cda di Rosneft, altro gigante energetico russo, e si è occupato del progetto del Nord Stream 2, il gasdotto nato per raddoppiare le forniture di gas dirette in Germania, ma bloccato da Berlino dopo l'invasione della Russia in Ucraina.

Proprio la guerra, ha spinto Schroeder a lasciare le cariche in Russia, anche per non mettere ancora più in imbarazzo il suo partito e il nuovo cancelliere, il suo ex portavoce Olaf Scholz. Ma l'ex leader non ha mai rinnegato la sua amicizia con Putin e le sue posizioni pro-Cremlino. Da qui, la richiesta di 17 gruppi regionali della Spd, partito che in Europa fa parte della famiglia socialista insieme al Pd italiano, di espellerlo. Richiesta per ora respinta. La questione non è però ancora chiusa. In caso di ricorso, il giudizio potrà passare alla sezione superiore Spd di Hannover e poi alla commissione arbitrale federale del partito.

Schroeder non sembra temere tali pressioni. L'ex cancelliere è rientrato da poco da Mosca, dove ha personalmente incontrato Putin. In un'intervista al quotidiano tedesco Stern, pubblicata pochi giorni fa, l'ex cancelliere ha rinnovato l'appello affinché l'Ue apra a negoziati con Mosca dicendo: "La buona notizia è che il Cremlino vuole un accordo negoziato".

Ha suggerito che l'accordo mediato dalle Nazioni Unite e dalla Turchia per riaprire le rotte marittime del Mar Nero potrebbe diventare la base per un accordo di cessate il fuoco e ha affermato che entrambe le parti avrebbero concessioni per porre fine alla guerra. Ha anche esortato il governo tedesco a riconsiderare la sua posizione sul Nord Stream 2.

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