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Giovedì, 28 Marzo 2024
La stretta

Due anni a zero alcol per i neopatentati

Non si potrà più bere neppure un bicchiere prima di mettersi alla guida: Bruxelles presenta un pacchetto di proposte per armonizzare le norme sui permessi di guida in Europa. Previsti anche corsi "pro-ciclisti"

Tolleranza zero sull'alcol. La Commissione europea ha chiesto agli Stati membri di introdurre maggiori sanzioni per "i neopatentati che guidano con un tasso alcolemico superiore a 0,0 g/l", si legge nella nuova proposta Ue sulla sicurezza stradale. In altre parole, l'esecutivo europeo vuole vietare il consumo di tutte le sostanze alcoliche, anche in ridotte quantità, per chi si mette alla guida nei primi due anni da quando si è ottenuta la patente. 

La proposta chiede che le nuove sanzioni ai neopatentati siano "effettive, proporzionate, dissuasive e non discriminatorie". Ma le novità per i giovani automobilisti non si fermano qui. "Gli Stati membri possono stabilire norme supplementari applicabili sul loro territorio ai neopatentati durante il periodo di prova" della durata di due anni "per migliorare la sicurezza stradale", si legge ancora nella proposta che dunque apre ad altre sanzioni supplementari per i neopatentati. 

Il numero di sanzioni per guida in stato di ebbrezza nei 27 Stati membri dell'Ue è stimato a 1,2 milioni di casi nel 2019. A livello europeo, si stima che circa il 26% di tutte le infrazioni legate all'alcol siano gravi, con il possibile ritiro della patente come conseguenza. Nella nuova proposta Ue si ritiene necessario "un periodo di prova di almeno due anni per i conducenti inesperti dopo aver superato l'esame e una regola di tolleranza zero sulla guida in stato di ebbrezza", si legge nella nota della Commissione. "Questo è essenziale in quanto, anche se i giovani conducenti rappresentano solo l'8% di tutti gli automobilisti, 2 incidenti mortali su 5 coinvolgono un conducente o un motociclista di età inferiore ai 30 anni", ha fatto presente Palazzo Berlaymont.

La nuova patente digitale sul telefono: si guida già dai 17 anni 

La proposta della Commissione mira anche ad adattare la formazione e i test di guida per preparare meglio i futuri automobilisti alla presenza di individui vulnerabili sulla strada, come pedoni, ciclisti e conducenti di e-scooter e e-bike. Si mira anche a introdurre una valutazione più mirata dell'idoneità medica, tenendo conto dei progressi nel trattamento di malattie come il diabete. I conducenti saranno infine incoraggiati ad aggiornare le proprie capacità e conoscenze di guida per stare al passo con gli sviluppi tecnologici.

Tra le novità del pacchetto di Bruxelles anche l'introduzione di una patente di guida digitale, che si tiene sullo smartphone e si rinnova interamente online, e che sarebbe riconosciuta in tutta l'Ue. In questo modo, si semplificherebbero le procedure amministrative e la sostituzione, il rinnovo o il cambio della patente di guida, dato che sarà possibile eseguire l'intera procedura online (in Italia oggi per rinnovare la patente occorre ancora andare in agenzia, o recarsi alla Motorizzazione Civile). La direttiva stabilisce i requisiti minimi per consentire l'interoperabilità tra le patenti di guida digitali in tutta l'Ue. Dopo un periodo di adattamento, la patente di guida digitale verrà rilasciata di default, ma i conducenti potranno anche essere in possesso di una patente di guida fisica o di entrambe.

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