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Martedì, 16 Aprile 2024
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La neve paralizza Madrid, medici costretti a camminare per ore per raggiungere gli ospedali

La situazione nella capitale spagnola è particolarmente complicata a causa della tempesta Filomena. Alcuni operatori sanitari hanno dovuto raddoppiare i propri turni per coprire i colleghi che non riuscivano ad arrivare

Non bastava la pandemia di coronavirus, la Spagna è finita anche nella morsa del gelo che, per quanto possa essere pittoresca con la neve che ha imbiancato città che raramente l'avevano vista, i problemi per gli ospedali sono purtroppo aumentati, costringendo medici e infermieri a raddoppiare i propri turni.

Situazione dura a Madrid

La tempesta Filomena ha colpito in maniera particolarmente dura Madrid, dove è atteso un calo repentino delle temperature, fino ai 15 gradi sotto zero, che impedirà il ritorno alla normalità almeno fino a giovedì. Circa 3.500 tonnellate di sale sonon state inviate in 90 camion per ridurre gli effetti del ghiaccio. La municipalità della capitale ha attivato il livello 2 dell'allerta invernale e tutte le sue squadre di emergenza e sicurezza stanno continuando a lavorare per ripristinare la normalità. Le autorità madrilene hanno chiesto ai cittadini di muoversi il meno possibile per non ostacolare la circolazione ai servizi di sicurezza e di emergenza sebbene tutte le strade della capitale siano state in gran parte sgombrate dalla neve. Negli ospedali di Madrid, già fortemente sotto pressione per il gran numero di casi di coronavirus, tra i più alti del Paese, gli operatori sanitari sono stati costretti a raddoppiare e a volte anche triplicare i turni per coprire i buchi lasciati dai colleghi che non sono riusciti a raggiungere le strutture, con le strade completamente bloccate. Un ospedale è stato anche costretto a trasformare la sua palestra in un dormitorio improvvisato per i lavoratori che non potevano tornare a casa. Alcuni medici e infermieri pur di arrivare in corsia e non abbandonare i propri colleghi a gestire una situazione già complicata, sono stati costretti a camminare nella tormenta.

Medici a piedi nella bufera

L'infermiere Raúl Alcojor ha raccontato all'emittente Cadena Ser di aver percorso 14 chilometri per arrivare al suo turno in un ospedale alla periferia della città. "Moralmente non potevo restare a casa", ha detto, spiegando che alcuni colleghi lavoravano da più di 24 ore. Il viaggio è durato due ore e 28 minuti, reso più difficile dai tanti alberi caduti in strada e dalla neve che a volte era profonda 40 cm. Un'altra infermiera ha condiviso suo social la storia del viaggio di 20 chilometri a piedi che ha dovuto affrontare nella tormenta per raggiungere il suo ospedale. Su Twitter ha avuto particolare risalto il video di due infermiere che hanno camminato per 22 chilometri per raggiungere l'ospedale 12 de Octubre di Madrid. Almeno 12 comuni sono in allerta per il freddo, cinque al livello arancione, che è il massimo. Spazzaneve e mezzi per la distribuzione del sale continuano a essere mobilitati per le strade di Madrid, dove sarà molto difficile spostarsi "fino al prossimo fine settimana", ha avvertito il sindaco Jose Luis Martínez-Almeida.

Problemi coi vaccini

Ieri il governo ha iniziato l'invio di convogli che trasportano il vaccino contro il Covid-19 e scorte di cibo nelle aree rimaste isolate dalla tempesta Filomena, che ha anche portato alla morte di quattro persone. Nella zona della capitale i soccorritori hanno raggiunto 1.500 persone intrappolate in auto, mentre le forze dell'ordine hanno interrotto una grande battaglia a palle di neve dopo che le autorità hanno fatto appello ai cittadini affinché rimanessero a casa per rischio di incidenti o diffusione del coronavirus.

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