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Giovedì, 25 Aprile 2024
La sentenza / Germania

La 'nazi nonna' torna in galera a 93 anni per aver di nuovo negato l'Olocausto

La donna, che ha anche sposato un ex ufficiale delle SS, finirà in prigione per la terza volta in cinque anni in Germania dove il negazionismo è un crimine

La "nazi nonna" Ursula Haverbeck tornerà in galera per aver negato per l'ennesima volta l'esistenza dell'Olocausto degli ebrei durante la dittatura nazista di Adolf Hitler. La donna, che aveva sposato un funzionario delle SS, tornerà in prigione a pochi mesi dal suo rilascio. La 93enne era stata condannata già due volte negli ultimi cinque anni per negazione della Shoah, un reato penale in Germania, prima nel 2017 e poi di nuovo alla fine del 2020, e ha già passato due anni e mezzo in cella.

Venerdì il tribunale regionale di Berlino ha respinto un ricorso contro le due condanne precedenti, perché il giudice ha stabilito che la sentenza non poteva essere sospesa, ma doveva essere eseguita, perché l'imputata non aveva mostrato alcun rimorso o segni di cambiamento di opinione durante le udienze di appello. Haverbeck ha ripetutamente affermato che il campo di sterminio di Auschwitz era solo un campo di lavoro e niente più, nonostante gli storici affermino che almeno 1,1 milioni di ebrei furono assassinati lì dai nazisti. La donna ha già pagato diverse multe e scontato almeno 30 mesi per crimini simili.

"Non sei una ricercatrice dell'Olocausto, sei un negazionista dell'Olocausto e non è conoscenza quello che stai diffondendo, è veleno", ha detto il giudice nel pronunciare la sentenza. Dopo aver sposato l'ex ufficiale delle SS Werner Georg Haverbeck nel 1970, Haverbeck ha trascorso decenni a capo di un "centro di ricerca sull'Olocausto" che pubblicava materiale antisemita e negazionista, e che è poi stato chiuso nel 2008. Dopo la prima condanna nel maggio 2018 non si presentò in prigione a Verden, nella Germania occidentale, e la polizia le diede la caccia per una settimana, fino a quando lei non tornò a casa e fu catturata.

Nonostante ciò Haverbeck ha continuato a fare apparizioni pubbliche per negare l'Olocausto, nonostante diverse condanne in vari Stati di tutta la Germania. Una volta un magistrato arrivò a dichiarare: "È deplorevole che questa donna, che è ancora così attiva data la sua età, usi la sua energia per diffondere tali sciocchezze tali da far rizzare i capelli".

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