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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il vertice

"Uso armi chimiche cambierebbe la natura del conflitto": la Nato avverte Putin

Scontro a distanza tra Stoltenberg e la Cina sulla Russia: "Condanni l'invasione in Ucraina", "Fate disinformazione"

"Qualsiasi uso di armi chimiche cambierebbe radicalmente la natura del conflitto". Lo ha detto il segretario generale dell'Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, arrivando al vertice Nato di Bruxelles.

Stoltenberg ha annunciato "il dispiegamento di nuovi battaglioni nel fianco orientale, in Bulgaria, Romania, Ungheria e Slovacchia". Per il segretario generale, "siamo davanti alla più grave crisi per un'intera generazione". "Mi aspetto che i leader concordino di accelerare sull'attuazione dell'impegno preso di investire di più in difesa", ha aggiunto, esprimendo soddisfazione per "la decisione della Germania di spendere il 2 per cento del Pil. Questo fa la differenza, la Germania è una grande economia e quindi questo fa la differenza", ha detto.

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Stoltenberg ha anche ribadito che per il momento la Nato non si impegnerà in una no-fly zone, né in uno scontro sul campo ucraino con la Russia: "Non invieremo truppe della Nato a terra o aerei della Nato in volo. Lo facciamo perché abbiamo la responsabilità di garantire che questo conflitto non si intensifichi oltre l'Ucraina", ha spiegato. "Dichiarare una no-fly zone sull'Ucraina", come richiesto ancora in queste ore da Kiev per voce del presidente Volodomyr Zelensky, "significa che dobbiamo imporla, e imporre una no-fly zone significa che dobbiamo attaccare massicciamente i sistemi di difesa aerea russi in Russia, in Bielorussia e in Ucraina, ed anche essere pronti per abbattere gli aerei russi. A quel punto il rischio di una guerra a tutti gli effetti tra Nato e Russia sarà molto alto, e ciò causerà più morti e più distruzione". 

Una posizione che potrebbe però cambiare in caso di attacco chimico da parte della Russia: "Qualsiasi uso di armi chimiche cambierebbe radicalmente la natura del conflitto. Sarà una palese violazione del diritto internazionale e avrà conseguenze diffuse e gravi", ha detto Stoltenberg

L'inizio del vertice Nato è stato caratterizzato anche da uno scontro a distanza tra il segretario generale e la Cina. Il primo ha chiesto a Pechino "di condannare l'invasione" dell'Ucraina da parte della Russia e di " non dare supporto politico e militare" a Mosca. La Cina ha risposto accusando Stoltenberg di "diffondere disinformazione". 

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Pechino ha finora mantenuto una posizione neutra sul conflitto, dichiarando ufficialmente il suo impegno per la pace in Ucraina, ma senza mai condannare l'aggressione di Mosca. Incontrando i giornalisti prima del vertice Nato, Stoltenberg ha chiesto "alla Cina di unirsi al resto del mondo nel condannare chiaramente l'invasione russa dell'Ucraina e di non fornire sostegno politico e militare". La replica del portavoce del ministero degli Esteri è arrivata a stretto giro: "Accusare la Cina di diffondere false informazioni sull'Ucraina è di per sé diffondere disinformazione. La posizione della Cina è coerente coi desideri della maggior parte dei Paesi e qualsiasi accusa e sospetto ingiustificato contro la Cina sarà sconfitto", ha detto.

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