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Martedì, 16 Aprile 2024
Il blitz / Belgio

Narcos tentano di sequestrare il ministro della Giustizia in Belgio

Vincent Van Quickenborne è stato messo sotto stretta sorveglianza. Quattro sospetti sono stati arrestati nei Paesi Bassi

Se il Belgio, al pari dell'Olanda, sia diventato o meno un "narco-Stato" è oggetto di dibattito nel Paese. Quello che è certo è che la diffusione delle mafie e dei gruppi criminali legati al mercato delle droga è sempre più preoccupante sull'asse Bruxelles-Amsterdam. Ed è proprio lungo quest'asse che si sarebbe consumato il tentato sequestro del ministro della Giustizia belga Vincent Van Quickenborne. Il piano è stato sventato quasi per caso dalla polizia, grazie a un casuale controllo di un veicolo e alla collaborazione con i colleghi olandesi. Tutti e quattro i presunti autori del rapimento sono stati arrestati nei¨Paesi Bassi. E secondo i media belgi, come Vrt, si tratta di narcotrafficanti. Lo stesso ministro della Giustizia, in un videomessaggio diffuso dalla Rtbf, parla di “mafia della droga”.

Il tentato rapimento

Nel video Van Quickenborne ha raccontato di essere stato avvertito dal procuratore federale dell’esistenza di un piano per il suo rapimento. "Per il momento sarò posto sotto stretta sorveglianza e non potrò partecipare ad alcune attività programmate nei prossimi giorni. Non è piacevole, ma è comprensibile”, ha spiegato il ministro. "Lasciatemi essere chiaro: le persone che stanno dietro a tutto questo stanno ottenendo l'opposto di ciò che si prefiggono. Questo mi rafforza nella convinzione che dobbiamo continuare a lottare”, ha aggiunto. "Continueremo a combattere la criminalità organizzata, con più uomini e risorse di prima. Nel nostro Stato di diritto democratico non ci piegheremo mai alla violenza. Mai", ha concluso Van Quickenborne. Il primo ministro belga Alexander De Croo ha definito la minaccia "totalmente inaccettabile". “Ma deve essere chiaro: non ci faremo intimidire da nessuno. Il lavoro continua", ha scritto su Twitter.

Giovedì, una pattuglia della polizia ha individuato un veicolo con targa olandese nelle vicinanze della villa occupata dal ministro e dalla sua famiglia nel sobborgo residenziale di Kortrijk, dove Van Quickenborne è sindaco. Secondo il quotidiano fiammingo Het Laatste Nieuws al suo interno sono stati rinvenuti "almeno" un fucile d'assalto, nastro adesivo e bottiglie di benzina in un'altra auto, anch'essa immatricolata nei Paesi Bassi. Il veicolo ha condotto gli inquirenti sulle tracce di quattro sospetti.

I tre uomini, di 20, 29 e 48 anni, che sono stati arrestati nei Paesi Bassi sulla base della descrizione del loro veicolo, non sarebbero gli organizzatori ma gli esecutori di un piano di rapimento ideato da trafficanti di droga provenienti dall'estero. Il Belgio ha chiesto immediatamente la loro estradizione. Domenica, intorno alle 15, il quarto ricercato è stato arrestato in una strada della stessa città. Un olandese di 21 anni, secondo le autorità locali.

Il Beglio è un narco-Stato?

Da circa un decennio, il Belgio è diventato uno degli hub di ingresso principali della cocaina in Europa. Lo scalo di Anversa, secondo i dati del report dell’Europol “Cocaine Insight”, si è guadagnato il record del porto con il maggior traffico di polvere bianca del Continente: lo scorso anno, sono state sequestrate 66 tonnellate di cocaina, contro le cinque del 2013. Alle sue spalle, il vicino porto olandese di Rotterdam. La crescita dei flussi di droga è stata accompagnata da un progressivo aumento della presenza delle mafie sul territorio, dalla 'Ndrangheta a quella albanese, passando per l'emergente Moccro Maffia, un gruppo composto originariamente da criminali europei nati da famiglie di immigrati marocchini. A testimoniare la loro presenza sul territorio, c'è stato l'aumento di omicidi e sparatoie, in particolare a Bruxelles e ad Anversa.

E sono stati proprio questi casi di cronaca a sollevare il dibattito nell'opinione pubblica belga e una presa di posizione più forte da parte della politica e delle forze dell'ordine. La polizia belga ha rafforzato le operazioni di contrasto, con sequestri e arresti tra i membri delle gang, ma anche avviando un'operazione di revisione interna dopo la scoperta dei legami tra alcuni agenti e i narcotrafficanti. Il tentato sequestro di Van Quickenborne getta adesso una nuova, inquietante ombra sulla strategia di questi gruppi criminali, sempre meno sotto traccia. 

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