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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Libertà di genere

"Non voglio dire di che sesso sono": Mussolini rifiuta il passaporto per eurodeputati

L'esponente di Forza Italia contro la scelta binaria di genere: "Non intendo inserire maschio o femmina". Sostegno dal partito

La comunità Lgbt+ ha una nuova alleata al Parlamento europeo. Alessandra Mussolini, europarlamentare di Forza Italia, ha rifiutato il lasciapassare Ue, una sorta di passaporto per i parlamentari di Bruxelles, per sottrarsi alla scelta binaria che imbarazza quotidianamente le persone che non si identificano col proprio sesso alla nascita. A far andare su tutte le furie l'eurodeputata è stata infatti la richiesta di indicare il proprio genere nel modulo per il rilascio del lasciapassare Ue.

"Ho fatto le impronte, la foto del viso, che poi viene digitalizzata, e poi mi è stato chiesto di barrare maschio o femmina", ha raccontato Mussolini. La parlamentare si è dunque rifiutata di fare la croce su una delle due caselle. "Non mi chiedete di che sesso sono perché non ve lo voglio dire", ha detto invece la parlamentare. 

La vicenda che vede protagonista l'esponente di Forza Italia è la stessa che si propone ogni giorno negli uffici pubblici che chiedono la compilazione di moduli che includono una scelta binaria tra maschio e femmina. Chi è nato uomo e si sente donna, o viceversa, si trova infatti in difficoltà davanti a questa domanda. La scelta binaria non si addice nemmeno a chi sta affrontando una transizione di genere o di chi si riconosce nella categoria della cosiddetta fluidità di genere.

"Mi auguro che nel campo relativo al sesso possa essere immediatamente inserita la X, che sta per altro, oppure ‘prefer not to mention’", ovvero un'opzione per chi, semplicemente, preferisce non barrare nessuna casella. Una libertà di scelta che è stata negata a Mussolini. 

"Sono tornata nel luogo dove fanno i visti e i lasciapassare spiegando che non intendo inserire maschio o femmina, ma la X", ha raccontato l'eurodeputata ai giornalisti. "Mi hanno detto che non lo posso fare perché è illegale, perché il dato viene ripreso dal passaporto italiano", ha aggiunto. "Ma scusate - si è chiesta Mussolini - l’Ue è un'entità sovranazionale e serve proprio per andare avanti e superare gli steccati? Quante volte facciamo testi contro le discriminazioni di genere e via dicendo? Se io accetto sempre le convenzioni, non faremo passi in avanti", ha spiegato la forzista.

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I colleghi di partito di Mussolini hanno sostenuto la battaglia della loro neocollega subentrata al Parlamento europeo dopo le elezioni politiche di settembre. "Ne ho parlato con il nostro capo delegazione questa mattina", ha detto riferendosi a Fulvio Martusciello. "Gli ho detto che sarei andata a chiedere se potessi ricevere il lasciapassare anche senza specificare il sesso e lui mi ha detto che faccio benissimo e che è una battaglia molto importante", ha concluso Mussolini.

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