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Venerdì, 19 Aprile 2024
Il dibattito / Belgio

Multe stradali più alte per i più ricchi, la proposta che fa discutere

L'idea del partito socialista belga: "Così aumenta l'effetto di deterrenza per i più benestanti". Ma la riforma è osteggiata dall'istituto per la sicurezza stradale della nazione che chiede la patente a punti

Anche se l'infrazione stradale è la stessa, la multa comminata non può essere uguale per tutti i conducenti, perché alcuni sono più ricchi di altri, e per questo devono pagare di più. È questa la proposta fatta in Belgio dal Partito socialista vallone (Ps) che ha recentemente deposto un progetto di legge al Parlamento federale della nazione. In concreto, si chiede che l'importo della sanzione amministrativa sia triplicato per i redditi più alti, cioè per coloro i cui utili netti imponibili superino i 154.509 euro.

Secondo le statistiche, il 10% della popolazione nazionale guadagnerebbe questo importo o più. "Collegando le multe stradali al reddito, possiamo ristabilire l'effetto dissuasivo per i più ricchi", ha giustificato la deputata del Ps Laurence Zanchetta. L'idea è che una multa che rappresenta un problema per un cittadino comune, può essere invece pagata senza pensiero da uno più benestante, e questo lo porterebbe a infrangere il codice della strada con più leggerezza. Se il provvedimento venisse approvato, invece, ad esempio una multa per l'uso del telefono alla guida, che normalmente costa 174 euro, potrebbe salire a 522 euro per i più ricchi, aumentando così l'effetto di deterrenza.

Il ministro della Mobilità, Georges Gilkinet, degli ambientalisti Ecolo, si è detto favorevole a questa idea. Tuttavia, l'istituto per la sicurezza stradale Vias sottolinea che un sistema del genere dipende dalla capacità del governo di stimare correttamente lo stipendio di tutti i belgi e vede maggiori vantaggi nella patente a punti (sistema che non è mai entrato in vigore nel Paese).

Anche i socialisti fiamminghi non sono entusiasti dell'idea. "Se vogliamo migliorare in modo significativo la sicurezza stradale, oggi dovrebbe essere in discussione un solo dossier: la patente a punti, che è anche inclusa nell'accordo di coalizione", spiega a Le Soir il deputato Joris Vandenbroucke (Vooruit). "Ma ogni volta che ne discutiamo, i valloni iniziano a tirarla per le lunghe. Incomprensibile", ha detto.

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