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Martedì, 23 Aprile 2024
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Anche la Spagna studia il mix vaccini: seconda dose Pfizer dopo Astrazeneca

L'annuncio del ministero della Sanità: un test su 600 persone che hanno già ricevuto la prima dose del farmaco anglo-svedese

Cosa fare per completare l'immunizzazione delle persone under60 a cui è stata somministrata una prima dose di Astrazeneca dopo lo stop all'uso del vaccino anglo-svedese per questa fascia d'età? E' una domanda che si stanno ponendo i governi europei e alla quale la Spagna sta provando a dare una risposta con uno studio clinico sugli effetti di eventuali mix di vaccini, sulla scia di quanto si sta valutando anche nel Regno Unito.

Lo ha annunciato il ministero della Sanità spagnolo: lo studio valuterà l'effetto di una seconda dose del vaccino di Pfizer contro il Covid per completare l'immunizzazione di persone under60 a cui è stata somministrata una prima dose di Astrazeneca. Da quasi due settimane, in Spagna il vaccino di Astrazeneca è riservato a persone che hanno più di 60 anni. Ancora non è stata annunciata una decisione su come procedere con coloro che hanno già avuto una prima dose di questo preparato e hanno meno di 60 anni.

Il nuovo studio sarà a carico dell'Istituto di Salute Carlos III, un organismo pubblico, scrive l'Ansa. Verrà portato avanti su 600 persone di meno di 60 anni, scelte casualmente tra coloro che hanno già ricevuto una prima dose di Astrazeneca: a 400 si somministrerà la seconda dose di Pfizer, mentre le restanti 200 comporranno, per circa un mese, il gruppo di controllo (quindi non riceveranno il vaccino). In questo periodo, si eseguirà una prima fase di osservazione, analisi e confronto dei risultati, per valutare se la combinazione dei due vaccini migliora l'immunità contro il coronavirus. Ci sarà poi una fase di sviluppo più esaustivo dello studio per un anno. Il periodo intercorso tra le due dosi dovrà essere di almeno otto settimane, spiega il ministero. Nelle prove verranno coinvolti diversi ospedali spagnoli. 

Restando in tema di vaccini, il premier Pedro Sanchez si è detto fiducioso di avere entro la fine dell'anno un farmaco tutto spagnolo: lo sta testando l'azienda farmaceutica Hipra e, secondo Sanchez, sarebbe uno dei vaccini più promettenti in Europa per porre fine alla pandemia. Hipra prevede di avviare le sperimentazioni cliniche a giugno e di produrre 400 milioni di dosi entro il 2022.

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