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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Migranti, la Spagna attacca l'Italia: "Ue intervenga". E pensa a denuncia

Dopo aver aperto i suoi porti alla Open arms, il governo di Madrid chiede a Bruxelles di intervenire e valuta di portare il caso al Tribunale internazionale per il diritto del mare

Dopo le critiche arrivate dai banchi della sinistra, il premier socialista a interim Pedro Sanchez ha offerto un porto alla nave della ong Open arms, che da 18 giorni cerca di far sbarcare a Lampedusa  i migranti salvati in diverse operazioni di soccorso nel Mediterraneo. Ma se da un lato, l'offerta di Madrid continua a non convincere i responsabili della ong, dall'altro il governo spagnolo chiede alla Commissione europea di intervenire contro l'Italia. E valuta di portare il caso davanti ai giudici del Tribunale internazionale per il diritto del mare.

A confermare le intenzioni di Madrid di aprire una sorta di scontro diplomatico con Roma è stata la vice premier Carmen Calvo: l'Italia "infrange le leggi" e mantiene i porti chiusi "contravvenendo a tutte le regole", ha detto la numero due del governo provvisorio. Alla domanda se la Commissione europea debba avviare una procedura di infrazione contro Roma, Calvo - parlando alla rete Ser - ha insistito sul fatto che Bruxelles debba "prendere decisioni" in modo che vi sia una risposta coordinata ai salvataggi e alla politica di frontiera. "L'Italia non puo' chiudere i suoi porti", ha affermato la vice presidente che lascia aperta la possibilità di portare il caso davanti al Tribunale internazionale di Amburgo per il diritto del mare.

Intanto, anche il governo Sanchez deve rispondere all'accusa di essersi mosso in ritardo e male nei confronti di Open arms, ong tra l'altro spagnola. La prima proposta, ossia quella di far sbarcare i 107 migranti a bordo della nave nel porto di Algeciras, ad almeno 6 giorni di navigazione da Lampedusa, è stata rifiutata dalla ong. Da qui, la proposta, ancora non ufficializzata, di un porto più vicino (Minorca o Maiorca). Ma anche in questo caso, le critiche non sono mancate: "Dopo 18 giorni di stallo, Italia e Spagna sembrano finalmente aver trovato un accordo, individuando Maiorca come porto di sbarco, decisione che ci appare del tutto incomprensibile", si legge in una nota di Open arms, che aggiunge: "Con la nostra imbarcazione a 800 metri dalle coste di Lampedusa, gli Stati europei stanno chiedendo a una piccola Ong come la nostra, di affrontare 590 miglia e 3 giorni di navigazione, in condizioni metereologiche peraltro avverse, con 107 persone stremate a bordo e 19 volontari e volontarie molto provati che da più di 24 giorni provano a garantire quei diritti che l'Europa nega". 

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