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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Migranti irregolari tagliati fuori dalle campagne vaccinali in Europa: 4 milioni aspettano la dose

Problemi anche in Italia, dove a oltre mezzo milione di persone che vivono nel Paese senza documenti sarebbe stato impedito di prendere un appuntamento

Dieci Paesi europei, inclusa l’Italia, stanno bloccando l’accesso ai vaccini contro il Covid-19 a un totale di 4 milioni di migranti privi di documenti. È quanto emerge da un’inchiesta giornalistica condotta dal Bureau of Investigative Journalism, organizzazione indipendente con sede a Londra. 

In Italia, si legge nell’inchiesta, “un errore tecnico ha ostacolato l'accesso ai vaccini per 500-700mila migranti da Paesi extra-Ue senza documenti ufficiali”. Nonostante a ciascuno di essi fosse stato assegnato un numero per accedere all'assistenza sanitaria essenziale, compreso il vaccino, “nel modulo di registrazione online” per prenotare l'appuntamento “non è presente nessun campo per inserirlo”, hanno riportato i giornalisti. 

Le regioni sarebbero state lasciate sole a risolvere la situazione dei migranti irregolari non vaccinati e “le poche che hanno tentato di affrontare il problema hanno avuto risultati contrastanti”. In Lombardia, ad esempio, “possono essere necessari diversi tentativi prima che il sistema riconosca il codice, e anche quando lo fa, spesso le persone non ricevono l'sms previsto con l'orario e il luogo della loro vaccinazione”.

Problemi dello stesso tipo si sono riscontrati anche in Germania, Spagna, Norvegia e Bulgaria, tutti Paesi che richiedono un documento d'identità, una tessera sanitaria o un permesso di soggiorno per poter effettuare la vaccinazione. “In Ungheria, Belgio, Slovacchia e Grecia - ricorda l’inchiesta - le vaccinazioni sono ufficialmente disponibili solo per le persone con un numero di previdenza sociale”.

La burocrazia ha reso la vita più difficile anche ai migranti nei Paesi Bassi, dove nella prima fase della campagna di vaccinazione venivano offerti vaccini solo alle persone con un indirizzo registrato e una lettera di invito rilasciata dal governo.

“Il Regno Unito ospita circa 1,2 milioni di persone prive di documenti” e, almeno in teoria, “chiunque può ottenere un vaccino contro il Covid-19 purché abbia un numero di assistenza sanitaria o sia registrato con un medico di famiglia”, un atto che “non richiede alcuna documentazione specifica”. Tuttavia, “meno di un quarto degli ambulatori medici di base intervistati in Inghilterra, Scozia e Galles registra qualcuno senza alcuna prova di indirizzo, documento di identità o status di immigrazione legale”. Prerequisiti che tengono i migranti senza documenti a debita distanza dai centri vaccinali, creando un pericolo per loro stessi ma anche per l'intera società.

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