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Giovedì, 30 Novembre 2023
Diritti umani / Lituania

“Migranti tenuti in condizioni disumane in Lituania”: Amnesty lancia l’allarme

Secondo l’Ong, ai rifugiati, provenienti per lo più dall'Africa e dal Medio Oriente, è stato negato l'accesso a procedure di asilo e sono stati sottoposti a torture e maltrattamenti

Nell'estate del 2021, la Lituania ha dovuto affrontare un massiccio afflusso di migranti, per lo più provenienti dall'Africa e dal Medio Oriente, che cercavano di entrare nel suo territorio attraverso il confine bielorusso. Queste persone, secondo un report di Amnesty International, sono state detenute arbitrariamente in centri simili a prigioni dove sono stati sottoposti a percosse, abusi e violenze di ogni tipo da parte delle autorità lituane.

Secondo il rapporto, i rifugiati e i migranti sono stati trattenuti per mesi in condizioni squallide, è stato loro negato l'accesso a procedure di asilo e sono stati sottoposti ad altre violazioni, nella speranza che lasciassero "volontariamente" il Paese.

Secondo il documento, gli operatori bielorussi hanno venduto ai migranti pacchetti che promettevano un viaggio sicuro verso la Bielorussia e l'accesso legale ai Paesi dell'Ue per un rifugio sicuro. Tuttavia, i migranti si sono resi conto di essere stati frodati subito dopo il loro arrivo. Il rapporto descrive come le autorità bielorusse abbiano spinto i migranti verso la vicina Lituania, spesso con mezzi pericolosi. In una testimonianza, un uomo siriano ha affermato che lui e altri migranti sono stati fatti scendere da un camion senza finestrini e costretti ad attraversare un fiume gelido in un luogo sconosciuto.

Una volta arrivati in Lituania, i rifugiati sono stati messi in "alloggi temporanei senza libertà di movimento", secondo il rapporto. Amnesty ha affermato che queste strutture equivalgono a centri di detenzione senza ordine del tribunale, il che viola il diritto dell'Unione europea. Il termine "alloggio temporaneo" è stato usato per ostacolare questo processo, ha aggiunto l'osservatorio dei diritti.

Il gruppo di difesa per i diritti umani sottolinea come vi sia stata un’enorme differenza di trattamento tra le persone in arrivo dall'Ucraina e il resto dei migranti. In seguito alla pubblicazione del report la Corte di giustizia dell'Unione europea ha confermato che la legislazione, che ordina la detenzione automatica delle persone che entrano irregolarmente nel Paese, viola la legge europea. 

Secondo Amnesty, questo non è sufficiente. L’Ong chiede che le persone trattenute illegalmente vengano liberate e che venga assicurata loro una equa procedura di asilo. Chiede inoltre che le vittime vengano risarcite tutti i danni fisici e mentali procurati e che si indaghi sui trattamenti violenti inflitti.

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