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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Mancano i microchip: ecco perché le vendite di auto in Europa hanno toccato il minimo storico

La lobby Ue dell’industria automobilistica punta il dito contro la penuria di semiconduttori. Una crisi iniziata durante la pandemia ora evidenziata dal rimbalzo della domanda

I dati sulle vendite di auto nuove in Europa nel mese di ottobre hanno toccato un minimo storico. Secondo gli osservatori del mercato si tratta di una conseguenza della carenza globale di microchip. Un’analisi condivisa dall’Acea, l’Associazione europea dei produttori di automobili.

Nel mese scorso, le immatricolazioni di nuove autovetture nell'Unione europea sono diminuite del 30 per cento. “Con 665.001 unità vendute in tutta Europa, questo è stato il risultato più basso in termini di volume per il mese di ottobre dall'inizio delle registrazioni”, si legge in una nota dell’associazione di categoria.

I più grandi mercati automobilistici europei hanno subito “perdite a due cifre”. I dati in rosso più evidenti si sono registrati in Italia (-35,7 per cento), Germania (-34,9 per cento), Francia (-30,7 per cento) e Spagna (-20,5 per cento). Ottobre segna il quarto mese consecutivo di calo delle vendite di auto nell'anno in corso dopo un rimbalzo del primo periodo post-pandemia.

“Nonostante il recente calo delle vendite dovuto all'impatto in corso della crisi dell'offerta di semiconduttori, i guadagni sostanziali all'inizio dell'anno hanno contribuito a mantenere i volumi cumulativi in ​​positivo", ha affermato l’Acea. È bene ricordare che i semiconduttori sono materiali essenziali alla produzione dei chip che permettono il funzionamento di componenti elettroniche basilari per tanti settori, da quello automobilistico alla telefonia mobile. Ma la recente carenza di microchip ha gravemente interrotto la catena di approvvigionamento dell'industria automobilistica, costringendola a tagliare la produzione.

La carenza di chip è iniziata lo scorso anno dopo che le fabbriche sono state chiuse a causa del Covid-19. Quando le linee di produzione sono state riavviate, c'è stata una maggiore domanda di apparecchiature tecnologiche rispetto all’offerta, mettendo sotto pressione le forniture di semiconduttori. Di qui la penuria dei chip che sta causando problemi all'industria dell'auto.

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