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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Merkel saluta i tedeschi sulle note di una canzone punk. La scelta lascia tutti basiti

Il brano verrà suonato nella cerimonia di addio alla politica della cancelliera. E gli esperti si dividono sulle ragioni che hanno spinto la statista a chiedere il pezzo di Nina Hagen

Angela Merkel ha incluso un successo della cantante punk tedesca Nina Hagen fra le tre canzoni che, durante una cerimonia militare, saluteranno la cancelliera che dirà addio alla politica. La scelta della statista tedesca ha sorpreso cittadini e giornalisti, che hanno scoperto un lato nascosto di Merkel, famosa per la sobrietà nei modi e la semplicità nei gusti. La canzone punk del 1974 si chiama Du hast den Farbfilm vergessen (Hai dimenticato il film a colori). Parla di una ragazza arrabbiata col fidanzato che, in occasione di un viaggio, si è limitato a fare un filmino in bianco e nero. A detta della cantante, la pellicola in tonalità di grigio non rende giustizia alla bellezza dei paesaggi visti in vacanza. Di qui il suo rancore urlato nelle strofe del brano. 

Negli anni Settanta la canzone venne interpretata da tanti come una critica nei confronti del ‘grigiore’ dello Stato sovietico. Allora la Germania Est era una repubblica socialista e i film a colori erano effettivamente una rarità. Il pezzo divenne un successo nelle classifiche pop della Germania Est prima che Nina Hagen emigrasse dall'altra parte della cortina di ferro, dove venne a contatto con le sottoculture londinesi e divenne l’artista punk più famosa della Germania Ovest negli anni Ottanta.

Merkel, cresciuta nella Germania Est, potrebbe aver scelto la canzone punk semplicemente perché le ricorda la sua gioventù. I più attenti osservatori hanno tuttavia avanzato l’ipotesi che la cancelliera uscente possa aver interpretato in chiave più moderna la canzone di Hagen: un canto di frustrazione contro gli uomini che non fanno bene il proprio lavoro. Insomma, un addio ai suoi colleghi maschi, magari a quelli del suo partito che hanno dilapidato il capitale elettorale lasciato in eredità da Merkel per perdere le elezioni contro i socialdemocratici che, assieme a Verdi e liberali, sono in procinto di prendere le redini del governo di Berlino. 

Nella cerimonia di rito, che si svolgerà nel cortile del ministero della Difesa, verranno suonate tre canzoni selezionate dalla cancelliera. Oltre al brano punk, Merkel ha scelto GroBer Gott, wir loben Dich (Santo Dio, lodiamo il tuo nome), un inno cristiano popolare del diciottesimo secolo, e Fur mich soll di Hildegard Knef, Rosen regnen (Dovrebbero piovere rose rosse per me), una canzone malinconica sull'ambizione adolescenziale e l'arroganza giovanile. La canzone religiosa viene facilmente spiegata dai biografi di Merkel: un chiaro riferimento alla sua educazione religiosa, al padre pastore protestante e alla sua identità politica rappresentata dal suo partito, l’Unione democratica cristiana (Cdu). Il testo dell’ultima canzone suggerisce invece una forte affinità coi successi politici della leader tedesca: “Non posso adeguarmi, non posso accontentarmi, voglio vincere sempre io”.

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