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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Crisi energetica

Merkel rivendica gli accordi con Putin sul gas: “Non mi pento affatto”

Nessun mea culpa dell’ex cancelliera per aver reso la Germania dipendente dalla Russia. Poi promuove l’azione di governo di Scholz contro la “brutale invasione” dell’Ucraina

L’ex cancelliera tedesca Angela Merkel non ritiene di doversi scusare per aver reso la Germania dipendente dal gas russo. “Non mi pento affatto delle mie decisioni”, ha risposto in merito alla sua politica energetica l’ex leader della prima economia europea per quattro mandati consecutivi. In uno dei suoi pochi interventi pubblici da quando ha lasciato la guida del governo tedesco, Merkel ha risposto alle domande dei giornalisti a Lisbona, dove si trovava per presiedere la giuria del premio Gulbenkian.

"Era anche una scelta molto razionale e comprensibile quella di procurarsi gas tramite i gasdotti dalla Russia perché era più economico del gas naturale liquefatto proveniente da altre parti del mondo come gli Stati Uniti, l'Arabia Saudita o il Qatar”, ha detto Merkel citando i Paesi che oggi stanno rifornendo l'Ue di Gnl a un prezzo definito "astronomico" dallo stesso governo tedesco. “Anche durante la guerra fredda, la Russia era un fornitore di energia affidabile”, ha fatto notare la leader nata e cresciuta nella Germania dell’Est sotto il regime comunista. “E a questo proposito non mi pento affatto delle mie decisioni. Piuttosto, credo che fossero corrette per la prospettiva di quel periodo”.

Merkel ha inoltre smentito che dietro ai suoi numerosi accordi firmati con il presidente russo Vladimir Putin ci fosse in realtà un tentativo di cambiare la Russia per mezzo del commercio. L’ex cancelliera ha poi reiterato la sua condanna per il "brutale assalto" russo all’Ucraina. Un attacco, ha aggiunto, che ha reso necessario un cambiamento nel modo in cui la Germania si relaziona con Mosca come “sta facendo il nuovo governo”, ha sottolineando promuovendo implicitamente la linea dell'esecutivo tedesco. 

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Merkel ha lasciato la politica a dicembre del 2021, quando il socialdemocratico Olaf Scholz ha preso il suo posto. Nei giorni del suo addio agli incarichi di governo, l’ex cancelliera ha ricevuto attestati di stima dalla gran parte della comunità internazionale. Tuttavia, l’eredità politica della cancelliera è finita sotto accusa qualche mese dopo l’uscita di scena quando è iniziata l’invasione russa dell’Ucraina.

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